Abbiamo letto con sconcerto le dichiarazioni del vice sindaco Marcello Coppo sul Pride in programma il 16 luglio ad Asti. L’assessore si dice contrario al patrocinio comunale all’iniziativa e parla di una manifestazione di parte, “che porta avanti una ideologia, quella gender, che nulla ha a che fare con la lotta alle discriminazioni ma che anzi ne porta avanti delle nuove, utero in affitto e terapie ormonali ai minori in primis”.
Siamo stufi di sentire simili accuse, totalmente infondate. Il Pride è una manifestazione che serve a ricordare che, ancora oggi, un elevato numero di persone non gode di pari diritti a causa dell’orientamento sessuale, del genere e identità di genere, dando vita a discriminazioni e violenza.
Le dichiarazioni del vice sindaco stridono inoltre con quanto affermato a luglio 2018 dall’attuale primo cittadino, che espresse il desiderio di accogliere l’iniziativa ad Asti. Due pensieri esattamente all'opposto. È evidente quanto su certi temi la coalizione di centrodestra continui ad essere divisa e confusa.
Il MoVimento 5 Stelle astigiano esprime la sua massima solidarietà agli organizzatori del Pride, alla comunità LGBT e a tutte le persone offese dalle parole del vice sindaco. Le battaglie per i diritti non dovrebbero avere colore politico.
DISABATO (CAPOGRUPPO M5S PIEMONTE): "EVENTO DI PORTATA SOCIALE E CULTURALE"
“Il Pride è una manifestazione d’orgoglio, ma anche una manifestazione di denuncia che mette allo scoperto la disparità nei diritti di molte persone a causa del loro orientamento sessuale, genere e identità di genere - aggiunge Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte -. Il vice-sindaco dovrebbe riconosce l’importanza sociale e culturale di un evento di tale portata”.