Una città aperta, che guarda a chi è in maggior difficoltà con l’obiettivo di aiutarlo e contribuire a integrarlo nella comunità. E’ l’Asti per prossimo futuro prospettata da Paolo Crivelli, candidato sindaco della ampia coalizione AstInsieme, nell’ambito della presentazione dei candidati della lista civica che porta il suo nome.
L’Asti immaginata dal candidato sindaco è una città sicura ed accogliente e che, soprattutto, attua specifiche iniziative volte a integrare le ‘periferie’. Intese tanto nell’accezione di aree geografiche esterne il centro, quanto di persone ai margini della società.
Dopo il discorso del candidato sindaco – nel quale Crivelli ha ancora una volta rimarcato i concetti cardine del progetto politico e che l’eterogeneicità citata dagli avversari come un limite è in realtà un punto di forza e di arricchimento, perché stimola il confronto – Gianluigi Porro, ex dirigente del settore Cultura del Comune che ha condotto la presentazione – ha introdotto i 32 candidati che compongono la lista di candidati consiglieri comunali.
Un elenco in cui figurano anche molti ex colleghi del dottor Crivelli, medico infettivologo da poco in pensione dopo 40 anni spesi nell’ambito sanitario, tra medici e infermieri dell’ospedale cittadino. In lista anche alcuni candidati che, pur vivendo ad Asti, portano con sé storie e culture differenti (Burundi, Sud Africa, Costa d’Avorio e Polonia) e la candidata in assoluto più giovane: la diciassettenne Lucia Travasino, studentessa nata il 23 maggio 2004, che pertanto ha potuto candidarsi poiché il giorno delle elezioni sarà, sia pur da poche settimane, diciottenne. Altra candidata giovanissima è la neodiciottenne Yasmin Diaby, che è entrata nella maggiore età il 22 aprile, ovvero venerdì scorso.