Economia e lavoro - 14 maggio 2022, 14:24

Clima teso all’Eurospin: oggi i dipendenti sono in sciopero

I sindacati denunciano un ambiente lavorativo decisamente complicato e veri e propri rischi per l'incolumità fisica dei lavoratori

Sciopero dei dipendenti dell'Eurospin (Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Clima teso al supermercato Eurospin di corso Alessandria, dove gran parte dei dipendenti quest’oggi stanno partecipando a uno sciopero indetto per protestare contro alcune condizioni di lavoro che ritengono inaccettabili.

“Il supermercato è aperto – ha spiegato Maurizio Cadeddu (UGL) – ma la maggior parte dei clienti, che ci conoscono e sanno che li trattiamo bene, come del resto meritano, quando ci vede qui fuori sono solidali con noi e non entrano e di questo li ringraziamo".

Molteplici le problematiche denunciate, ancora Cadeddu: “Sono 7 anni che cerchiamo di risolvere i problemi dell’azienda, che ci dà un lavoro, ma è anche fatta di uomini e donne che la gestiscono ma che, evidentemente, non riescono a farlo al meglio. I ragazzi e le ragazze sono senza l’abbigliamento previsto, se si fermano a fare una pausa sono obbligati a mangiarsi un panino sopra i bancali e non abbiamo un distributore dell’acqua o una macchinetta del caffè”.

“Inoltre – ha proseguito il sindacalista - continuano ad esserci vessazioni alle ragazze con minacce di trasferimenti se non accettano determinati orari. Qui ci sono persone che lavorano 4 ore, hanno chiesto l’adeguamento del contratto a 8 ore e gli è stato negato ed altre costrette, a fare un secondo lavoro per arrivare a fine mese, cui sono stati imposti orari apposta per per fare in modo che collimino con quelli del secondo lavoro”.

A tutto ciò si aggiungono, sempre stando a quanto riportato da Cadeddu, veri e propri rischi per l’incolumità dei dipendenti: “C’è un portone rotto, l’area in cui andiamo a buttare il cartone non è coperta e quindi quando piove ci marciamo, dalla ribalta del cartone c’è una linea di corrente 380 non riparata, con il rischio di prendere la corrente. E’ già capitato diverse volte che il cavo fosse danneggiato: per fortuna ce ne siamo sempre accorti in tempo, se no qualcuno avrebbe rischiato di venir fulminato”.

Maurizio Cadeddu

Massaro - Martinelli