Attualità - 24 maggio 2022, 12:59

Riattivare l’intera linea Asti-Chivasso costerebbe non meno di 45 milioni di euro

Lo ha comunicato la Giunta regionale rispondendo a una interrogazione presentata dal Partito Democratico

Un tratto di linea ferroviaria Asti-Chivasso

La riattivazione dell’intera linea ferroviaria Asti-Chivasso comporterebbe un costo di circa 45 milioni di euro. Cifra riferita a uno studio effettuati lo scorso anno da RFI che, alla luce del forte incremento dei costi del materiale, oggi potrebbe non rivelarsi sufficiente.

Lo ha comunicato l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa rispondendo, per conto del collega con delega ai Trasporti Marco Gabusi, a una interrogazione presentata dal Partito Democratico sugli intendimenti e azioni che la Giunta intende mettere in atto per la riattivazione del servizio e per lo studio dei costi.

La linea ferroviaria venne chiusa per cedimenti infrastrutturali delle gallerie Brozolo e Cortanze, dopo aver riscontrato problemi legati alla tenuta chimico-fisica del rivestimento delle gallerie, ha proseguito l’assessore. Sono diversi i lavori necessari, come il livellamento dei binari, la messa in sicurezza delle gallerie (costo stimato circa 17 milioni di euro), la sostituzione di cavi e apparecchiature danneggiate o non più efficienti.

La riapertura della sola tratta Chivasso-Brozolo comporterebbe una spesa di circa 12,7 milioni di euro e a tale scopo è stata inoltrata richiesta a Rfi di quantificare gli interventi necessari per una riapertura a fini esclusivamente turistici.

L’assessorato intende tener conto di quanto emergerà in Commissione Trasporti e delle risorse aggiuntive che il Consiglio regionale metterà a disposizione, tenuto conto che l’ammontare complessivo per il servizio ferroviario è di 200 milioni di euro.

La linea Asti-Chivasso è ricompresa nel decreto interministeriale sulla classificazione a uso turistico delle tratte ferroviarie dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico condiviso in Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio della Conferenza delle Regioni e Province Autonome.

Redazione