Attualità - 17 giugno 2022, 16:55

"Più diritti, meno diseguaglianze" per il III Congresso della Uil di Asti Cuneo

Al termine dei lavori è stato eletto il Consiglio Confederale di 81 componenti in rappresentanza di tutte componenti del mondo del lavoro del territorio e dei pensionati

Nei giorni scorsi si è tenuto il III Congresso della Uil di Asti Cuneo, alla presenza della Segretario Generale della Uil Piemonte Gianni Cortese.

Il tema dei lavori è stato quello sintetizzato dallo slogan “più diritti, meno diseguaglianze per un territorio a misura delle persone”.

Il dibattito svolto da più 100 delegati in rappresentanza di 21.500 iscritti (di cui il 75% di attivi e il 25% di pensionati) ha affrontato i temi dell’attualità la ripresa post-pandemica, della guerra, della condizione del lavoro precario e scarsamente retribuito, delle difficoltà del sistema sanitario e assistenziale e della povertà soprattutto per le fasce più fragili come gli anziani pensionati, le donne i portatori di disabilità.

Le dichiarazioni Uil

Il nostro territorio è fra i primi al mondo come ricchezza prodotta, come capacità manifatturiera di creazione di prodotti ormai identificati come parte integrante del Made in Italy. Eppure, non abbiamo materie prime e quindi va da sé che la risorsa più importante sta nell’intelligenza, nelle competenze, nel lavoro delle persone. Il vero capitale del nostro territorio è il capitale umano. Questo capitale e va valorizzato attraverso la contrattazione, va continuamente difeso con la formazione continua garanzia di innovazione. Il capitale umano va preservato ripristinando i diritti garantendo il lavorare in sicurezza in una organizzazione economico produttiva democratica e in cui la salute e sicurezza siano inglobati nell’organizzazione produttiva di beni e servizi.

Come Uil crediamo che il cuore dell’azione sindacale debba essere la contrattazione. Quella nazionale con il Governo, quella dei CCNL, della contrattazione aziendale e infine quella territoriale.

L’Italia è un paese ricco, la settima potenza economica la seconda nazione manifatturiera dell’Unione Europea ma ha un problema non più eludibile: l’evasione fiscale che ha fra i suoi effetti: quello dell’aumento del debito pubblico, dello smantellamento del welfare (nazionale e locale) del favorire una corruzione endemica e l’illegalità diffusa (compreso il proliferare del lavoro nero e servile) ed è particolarmente pernicioso sia per gli individui, per le imprese che per il vivere sociale. Il flusso di denaro non dichiarato permette di inquinare il vivere civile creando sacche di privilegio inattaccabili. La corruzione inoltre finisce per minare il settore pubblico garantendo sacche di inefficienza e la percezione che esso sia inutile inaffidabile quando non dannoso per la società.

L’evasione fiscale è poi strettamente intrecciata con l’economia sommersa e criminale, crea effetti devastanti nella competizione fra imprese e naturalmente favorisce il radicarsi del lavoro nero e di quello servile

Il congresso ha poi fatto sue fra le altre, le proposte contenute nel patto dello sviluppo per la provincia di Asti e per i progetti di formazione su industria 4.0 e per la convocazione degli Stati generali sula sicurezza.

Al termine dei lavori è stato eletto il Consiglio Confederale di 81 componenti in rappresentanza di tutte componenti del mondo del lavoro del territorio e dei pensionati.

La Segreteria è composta da Battaglino Alberto, Bove Salvatore, Cerrato Sergio, Dagna Armando, Maffè Chiara, Tesoriere Ghidella Angioletta. È stato poi riconfermato alla Segreteria Generale Armando Dagna.

Comunicato stampa