Attualità - 24 giugno 2022, 07:30

Un canellese partito per cercare fortuna fonda un paese in Argentina dove arrivò a soli 14 anni

La storia di Felix Lazzarino, precursore dell'agricoltura argentina, raccontata in un libro che presto sarà presentato anche a Canelli

La presentazione a Lazzarino di Santa Fe

Un canellese partito a cercar fortuna in Argentina fonda un paese che oggi porta il suo nome.

È la bella storia di Felice 'Felix' Lazzarino, che nacque nel 1854 a Canelli. Il suo matrimonio nel 1885 con Maria Aurelia Timo lo mise in relazione con il Re del Grano, Giuseppe Guazzone di Passalacqua e anni dopo si unirono in matrimonio anche i loro figli (Carlo Guazzone di Passalacqua e Zulema Lazzarino).

Una storia che ci riporta alla fine dell'800, quando un giovane immigrato italiano arrivato con pochissime monete in tasca ed una visione perseverante del futuro, anni dopo riuscì a fondare una colonia diventata paese, lasciando un'eredità indelebile in ognuno dei suoi abitanti. La vita di Félix si svolse non solo a Santa Fe, nella località di Azul (Provincia di Buenos Aires), dove lui è arrivato quando aveva appena 14 anni.

Una stazione ferroviaria porta ancora il suo nome e nel 2000, centenario della fondazione di Lazzarino, Roma la città eterna, gli ha dedicato anche una delle sue strade, imponendo il suo nome nel 2006 come benefattore e fondatore di paesi in Argentina.

Lazzarino è stato uno dei precursori dell'agricoltura argentina, citato nel primo dizionario biografico argentino da Pedro Fontenla Facal come personaggio dell'epoca. Esempio di operosità e tenacia, nel 1929 la sua bonomia è stata descritta da Honorio Lartigau Lespada e si può riassumere in poche parole: "Laborioso e progressista, modello di attività, pioniere promotore dell'agricoltura in Argentina, ha fatto dell'onestà un dogma della vita fino all'estremo che poteva rendere conto, peso dopo peso, della sua fortuna".

 Nei giorni scorsi lo scrittore e giornalista di Lobos, Gustavo Timo ha presentato proprio nel paese Lazzarino di Santa Fe ed anche alla Feria Internacional del Libro di Buenos Aires il libro "Homenaje a la memoria de Felix Lazzarino".

"Omaggio alla memoria di Felice Lazzarino - dice Timo, pronipote di Lazzarino - è un libro scritto con il cuore. È la prima testimonianza scritta completa che la città racconterà nei suoi giovani 122 anni di esistenza sulla vita dei suoi fondatori Félix Lazzarino e di sua moglie María Timo".
 L'opera è stata dichiarata di interesse regionale e culturale dalla Camera dei Senatori della Provincia di Santa Fe, dopo la presentazione del progetto da parte del senatore Enrico Lisandro e approvato all'unanimità in seduta straordinaria.
 
"La presentazione - ricorda ancora l'autore - è stato un emozionante momento storico della presentazione in fronte di un centinaio di abitanti, enti locali e provinciali, e sono stato ricevuto come se fossi un cittadino nato a Lazzarino. Scrivere questa biografia è stata una parte indispensabile della mia esistenza, motivo per cui la presentazione ufficiale simboleggia senza dubbio il momento culmine di di consegnare questo lavoro alla comunità di Lazzarino e raggiungere questo obiettivo fissato da anni".

L'autore

 

Gustavo Timo pubblica nel 2018 "La mia essenza" un libro che ha richiesto 15 anni di ricerche sulla vita del bisnonno Luigi Timo (nato a San Giuliano Nuovo-Alessandria) in cui racconta il lavoro di un pratico genealogista alla ricerca delle sue origini. Ha conosciuto il giornalista Giancarlo Libert in Italia mentre stava scrivendo l'ultimo capitolo del suo primo libro. Lo scrittore ha anche scritto prima della prefazione dell"Omaggio alla memoria di Félix Lazzarino" il libro Nonna Rosa con la collaborazione del Papa Francesco) è fraternamente legato all'immensa comunità italiana di Santa Fe ha detto sul libro che "Omaggio alla memoria di Félix Lazzarino", rappresenta anche un omaggio ai piemontesi.

Gustavo Timo è già stato ufficialmente invitato dal comune di Canelli a presentare il libro.