Sanità - 05 luglio 2022, 16:15

Mezzi pubblici, chi si ricorda della mascherina? Intanto Omicron dilaga. Magliano: “Serve un maggior controllo”

Le mascherine Ffp2 continuano a essere obbligatorie, ma pochi le indossano. I controlli? Assenti. Gabusi: “Difficile tra contagi e i piani ferie di aziende e forze dell’ordine”

Il Covid dilaga sui bus e tram. E’ questo lo spettro che aleggia in Piemonte, che si interroga su come frenare i contagi. La giornata di ieri ha infatti visto registrare ben 7.449 nuovi positivi. Un’enormità.

Mezzi pubblici luoghi di diffusione del virus

Tra i luoghi di maggiore diffusione del virus, potrebbero esserci proprio quei mezzi pubblici tornati al 100% della capienza a partire dallo scorso 1° aprile. Lì, dove i passeggeri dovrebbero indossare una mascherina Ffp2, come previsto da Decreto Legge del Consiglio dei Ministri, e dove i dispositivi di protezione individuale spesso non vengono nemmeno indossati.

Magliano: "Perché non utilizzare le mascherine su bus e tram?"

A sollevare il problema è Silvio Magliano, capogruppo dei Moderati in Regione Piemonte: “Le varanti sono sempre più diffuse e le mascherine Ffp2 sono un presidio importante per la salute: i contagi in aumento possono portare a un aumento dei ricoveri. Come pensa la Giunta di fare rispettare normative  di sicurezza, garantendo Tpl sicuro?”. La sensazione, secondo il consigliere regionale, è che i controlli siano troppo pochi rispetto ai piemontesi che (non) utilizzano la mascherina sul bus. 

L'assessore Gabusi: "I controlli spettano alle forze dell'ordine"

Una tesi confermata dall’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi: “Se le regole non vengono rispettate, questo significa che l’ipotesi che la possibilità di contagio aumenta in quei luoghi. Chi deve fare questi controlli non è la Regione, ma le forze dell’ordine che però hanno carenze di organico strutturali: c’è una contingenza particolare, tra ferie dei dipendenti e contagi che dilagano”.

L’assessore ha quindi alzato bandiera bianca: “Sensibilizzeremo l’azienda di trasporto per una comunicazione più efficace e parleremo con i Prefetti delle varie province, ma dobbiamo dirci la verità: non ci sono strumenti e controlli da poter mettere in campo”.

Omicron ringrazia e continua a dilagare.

Andrea Parisotto