Guardando alle elezioni politiche del 25 settembre prossimo, Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) sottolinea l’importanza che la nuova legislatura presti specifica attenzione per i territori, per le aree interne, per le comunità delle Alpi e degli Appennini e per le aree montane.
“Le comunità dei territori sono il fulcro di una nuova economia – si legge in una nota dell’Unione –, che renda la transizione ecologica desiderabile e concreta. Sono il fulcro di innovazione che genera e rigenera le comunità. Per ridurre sperequazioni e disuguaglianze sociali”.
A tal fine, Uncem propone cinque punti della propria Agenda Montagna: nuova fiscalità per i territori, per le imprese, chi vive e lavora nelle aree montane; la riapertura del Cantiere istituzionale per riscrivere il Testo unico degli Enti locali; la digitalizzazione dei territori; nuove politiche per ambiente che passano per Green Communities, pagamento dei servizi ecosistemici, gestione efficace delle risorse idriche; agricoltura di montagna nella nuova PAC europea, attuando la ricomposizione fondiaria e la Strategia forestale nazionale.
“Gli Enti locali, che Uncem rappresenta da 70 anni, sono decisivi per l’erogazione dei servizi, per la creazione di opportunità di sviluppo socio-economico, per l’innovazione e per la riduzione di divari – sottolineano dall’Unione –. Le sfide del futuro le vincono i Comuni, insieme. Grandi e piccoli Comuni in dialogo, valli più forti, Unioni montane e Comunità montane da rafforzare nel loro impegno per superare fragilità e debolezze”.
“Serve maggiore impegno politico per i territori montani e le comunità che li vivono, evitando abbandono, spopolamento, desertificazione. Con nuovi obiettivi - evidenzia Marco Bussone, presidente Uncem - Con le proposte che sottoponiamo a Partiti politici e Candidati alle elezioni del 25 settembre 2022. A loro, Uncem chiede di rispondere sui temi di questa Agenda, di inserirli nei documenti della campagna elettorale, nei programmi, nei dibattiti e negli incontri. Ma soprattutto, di renderli concreti, con leggi, strumenti attuativi, finanziamenti e altri provvedimenti nel corso della nuova legislatura".
"Una ambulanza e un medico in ogni Comune – auspica Bussone – Siamo paesi e non borghi o paesini. Siamo paesi luoghi di cultura, di vita, di comunità, di lingue madri, di identità e di nuovo popolamento. Siamo i paesi che fanno il Paese, l'ossatura dell’Italia, Comuni che lavorano insieme per generare coesione".