Le "manovre" romane del Partito Democratico tagliano fuori dalle elezioni il segretario regionale Paolo Furia. Il numero 1 dei Dem piemontesi era stato indicato come possibile candidato in quattro province. Nella sua Biella, poi a cascata negli altri territori del nord Piemonte, da Novara al Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Una plurinomina, che però non è bastata ad assicurargli un posto per il Parlamento.
Nell'Astigiano
In attesa delle liste definitive saranno tre i candidati astigiani del Pd, Andrea Ghignone, sindaco di Moasca rappresenterà tutta la coalizione quale candidato all'uninominale alla Camera, Ornella Lovisolo sarà candidata nella lista proporzionale alla Camera, dopo Chiara Gribaudo e Daniele Borioli, Luciano Sutera sarà candidato al Senato nel proporzionale, in quinta posizione.
Tornando a Furia, Nonostante nelle scorse settimane, come testimoniano i numerosi post di Facebook, abbia passato parecchi giorni davanti al Nazareno a perorare la necessità di rappresentanza nella composizione delle liste di esponenti piemontesi. E ovviamente a portare avanti anche la sua "causa".
L'annuncio sui social
Ad annunciare la decisione di Roma di tagliarlo fuori è lo stesso Furia, che sui social scrive: "Non sarò candidato nelle liste del PD. Questo principalmente a causa del taglio dei parlamentari, che ha ridotto oggettivamente gli spazi di rappresentanza senza produrre alcun miglioramento nel funzionamento della democrazia".
A pesare, oltre a questo, "una fortissima centralizzazione romana di tutte le scelte, con poco margine per il confronto con territori". E Furia non nasconde la sua amarezza, sottolineando come favorendo "operazioni di alleanza e allargamento della lista", talvolta si sia pagato un "caro prezzo".