Al Direttore - 12 settembre 2022, 14:05

"Le Sagre sono legami profondi con il territorio e le tradizioni. Sono passione e vanto di vivere nell'Astigiano"

Accorata lettera aperta a istituzioni, organizzatori e cittadini. "Poche pro loco non vuole dire che la manifestazione stia morendo. La voglia di esserci è stata tanta. Grazie e non mollate, usate i social per arrivare ai giovani"

Riceviamo e pubblichiamo

Scrivo questa lettera per cercare di mandare un messaggio a me caro, trasmettendovi un po’ di quell’amore e quella gioia che le sagre mi hanno dato e, in generale, danno agli astigiani. Soprattutto perché, leggendo i commenti su Facebook, passa un messaggio totalmente sbagliato.

Partecipo al festival delle sagre da quando ho memoria. Sono saliti i miei parenti dalla Liguria per tutti gli anni 90/2000, TUTTI. Non ne hanno saltato uno.

Ricordo mia madre ridere con i cugini come rare volte nella vita. Ricordo mio padre una domenica a pranzo, sotto il diluvio universale, prendere vassoi di agnolotti da portare a casa pur di vivere un po’ di quello spirito. Ricordo tavolate di gente divertita, spensierata e leggera, ma soprattutto UNITA. Ricordo la mia prima “ciucca”, proprio alle sagre. Potrei continuare per pagine e pagine, basti dire che alle sagre ho vissuto alcuni dei momenti più belli della mia infanzia, della mia adolescenza, della mia vita da adulta. 

Per me e per la maggior parte degli Astigiani le sagre sono questo: legami profondi con la città, il territorio e i concittadini. Con le tradizioni e con la cultura culinaria e non solo culinaria! Sono passione, motivo di vanto ed orgoglio di vivere qui.

Molti amici e conoscenti che vivono all’estero, scelgono di tornare ad Asti nella settimana Palio/Sagre e non, per esempio, a Natale.

Caspita (per non dire altro) le sagre ci uniscono come null’altro unisce gli Astigiani!

Quest’anno è andata così, con poche proloco, ma ciò non deve farvi pensare che questa manifestazione stia morendo. Il bello delle sagre quest’anno NON si è perso come molti scrivono, sicuramente è mancato qualcosa e chi lo nega, ma la voglia di partecipare e di tramandare questa tradizione c’è ed è tanta!

Non vogliamo spegnerla ed anzi, vi chiediamo dal profondo del cuore di non “mollare”. Questo festival è più vivo che mai ed è importantissimo per la città ed i suoi cittadini, non solo chiaramente dal punto di vista emotivo, ma anche economico. Permette di far conoscere la nostra città a tutto il Piemonte, all’Italia e non solo (Tutte le attività del centro lavorano tantissimo grazie al festival, ma non c’è bisogno che ve lo dica io) 

Se le proloco hanno bisogno di volontari, provate ad usate i social! C’è Berlusconi su TikTok e non può esserci la proloco di Costigliole? Sono sicura che qualche giovane saprebbe e vorrebbe occuparsi della pagina e molti altri potrebbero avvicinarsi a questo mondo grazie a questo social.

Concludo dicendo soprattutto GRAZIE. All’amministrazione comunale che ha contribuito nel realizzarle. Alle 13 proloco partecipanti e ad ogni singolo volontario. 

Alla Camera di Commercio, Fondazione e ad Unpli Piemonte, oltre a grazie, vorrei fare un appello: "Se ne sono dette tante, la verità la conoscete voi. Aiutate le proloco astigiane, per quanto possibile. Non abbandonate ASTI, non abbandonate l’unico ed inimitabile ristorante a cielo aperto più grande d’Europa".

Lettera firmata

Al direttore