Venerdì sera, alle 21, la Sala Pastrone ospiterà “Niente è come appare”, spettacolo proposto da Vertigo in omaggio alle parole scritte e cantate da Roberto Vecchioni, portato in scena da Jane Plumbini (cantante), Elena Zo (attrice), Aba Rubolino (violoncellista) e Leonard Plumbini (violoncelllista e chitarrista).
LA TRAMA DELLO SPETTACOLO
Un “contastorie” spunta fuori dal ventre della notte e si ferma al centro di una piazza. Tutti i bambini del villaggio si raccolgono a grappolo intorno a lui, che chiede: “Ebbene, cosa volete sentire?” “Una favola, una favola!”, rispondono i bimbi in coro. Le favole hanno inizio. Parlano di lupi nei boschi, di principi azzurri…C’è Biancaneve, la sirenetta, la piccola fiammiferaia…
Sembrano insomma le storie già sentite mille volte: e invece no.
Ben presto i bimbi si rendono conto che quel che stanno ascoltando – sempre più rapiti, sempre più sconcertati – è nuovo e strano. Bello, però. Come l’altra faccia della luna. Perché la fiaba torna storia, i principi uomini; i cattivi e i buoni si scambiano i ruoli, e niente, ma proprio niente, è come appare.
Ma è anche vero che niente appare com’è: la magia può vincere la logica e tutto può essere rovesciato all’infinito. Una storia davvero magica, accompagnata da alcune delle più belle canzoni del cantautore milanese.
OMAGGIO AL 'PROF' DELLA MUSICA ITALIANA
Roberto Vecchioni è un cantautore, paroliere, scrittore, poeta ed ex insegnante. È considerato tra i cantautori italiani più importanti, influenti e stilisticamente eterogenei: nella sua opera, è ricorrente l'intrecciarsi del proprio essere con i più svariati miti della storia, della letteratura o dell'arte, questi ultimi presi in prestito, non tanto per descriverne le gesta, piuttosto come espediente per rappresentare una parte di sé.