Economia e lavoro - 21 ottobre 2022, 19:00

Con 70 anni alle spalle, dopo Natale chiuderà Asti Foto. Il titolare: "A 72 anni sono stanco, stanco di lottare"

C'è amarezza nelle parole di Luigi Poggi: "Ho 55 anni di lavoro sulla schiena, non ho più voglia di lottare contro la burocrazia, l'aumento dei costi e le bollette"

Una storia lunga 70 anni, un'istituzione per la città.

Il negozio di Asti Foto dopo Natale chiuderà per sempre le porte dei tanti clienti affezionati.

Il locale di piazza I Maggio è conosciuto da tutti e la clientela, da quasi 55 anni, è abituata a essere accolta da Luigi Poggi e dalla moglie Paola Berruti. Un mestiere che Luigi aveva ereditato dal padre, che aveva dato vita al locale nel 1952. 

È un mix di fattori quello che ha portato Luigi e Paola alla decisione di chiudere.

"A 72 anni - ci racconta Poggi - con 55 anni di lavoro sulla schiena, si fa fatica ad andare avanti. O meglio, sarei andato avanti ancora qualche anno, se non avessi dovuto lottare ogni giorno contro ostacoli insormontabili".

E gli ostacoli cui fa riferimento Luigi sono quelli che, purtroppo, stanno diventando pane quotidiano per tutti i lavoratori.

Bollette alle stelle, costi vertiginosi, ma anche una burocrazia che, di certo, non fa gli interessi dei lavoratori: troppo lenta e macchinosa.

Basta lottare. Oggi non si riesce più a essere soddisfatti del proprio lavoro

"Non ho più voglia di lottare. Non c'è più spazio per lottare - ammette Luigi - , alla mia età la sopportazione non c'è quasi più. Chi lavora in proprio ogni giorno vive continue guerre. Non si riesce più a essere soddisfatti del proprio lavoro come una volta. Oggi il 60% del nostro lavoro è fatto di lotte, contro cose che non servono affatto al nostro lavoro e che, anzi, lo distruggono".

"Siamo al limite - ha concluso Luigi - io e mia moglie ci siamo guardati e non è servito dire altro. Abbiamo bisogno di stare tranquilli, dopo 55 anni di lavoro ininterrotto sotto il sole, la pioggia, con la febbre e perfino con una paralisi alla parte destra per un intervento al cervello, con una moglie che è stata capace di entrare in questo lavoro difficile e a sostenermi e a sopportarmi. Ai miei clienti devo tutto, grazie a tutti quanti di cuore".