Domenica, si svolgerà a Bubbio la tradizionale Giornata del Ringraziamento per gli agricoltori della Federazione Provinciale Coldiretti Asti. Sarà una speciale occasione di condivisione, per rinnovare conoscenze e gratitudine per l’annata trascorsa che, sebbene sia stata fortemente provata da siccità, temperature elevate e caro energia, continua a vedere gli agricoltori sempre in prima linea nell’affrontare di petto le emergenze di sorta, con il necessario spirito di resilienza e con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
L’appuntamento per i partecipanti è fissato alle 10 per la colazione contadina di benvenuto, alla quale seguiranno, alle 10.45, i saluti delle autorità civili e di Federazione. Alle 11 il vescovo di Acqui Terme, monsignor Luigi Testore, presiederà la Santa Messa di Ringraziamento concelebrata da don Claudio Barletta, parroco della Parrocchia Nostra Signora Assunta di Bubbio.
Una volta terminata la funzione religiosa, verrà rinnovata la benedizione dei mezzi agricoli, foriera di una benaugurante futura stagione, affinché il lavoro dell’uomo e i suoi frutti concorrano, con soddisfazione, al fabbisogno alimentare e ambientale del pianeta. Alle ore 13, simposio sociale presso il ristorante del Castello di Bubbio, con adesioni da comunicare direttamente presso gli Uffici Zona Coldiretti di riferimento.
“L’Agricoltura riveste un grande e alto significato nella sua componente alimentare, sociale, economica e ambientale, oltre che culturale, per l’intera umanità e per questa meravigliosa terra a cui dobbiamo cura e rispetto, come i nostri agricoltori ben sanno fare – apprezza monsignor Testore – Trovo particolarmente significativa la Giornata del Ringraziamento, quale espressione di gratitudine, di gioia e di festa per la bellezza del creato e dei frutti del lavoro dell’uomo. Siccità e crisi hanno messo a dura prova tutti e, in primis, l’agricoltura, ma da questa giornata giungano lo stimolo e la motivazione per reinventarci con costanza, passione e speranza”.
“La parola Grazie è l’espressione di un sentimento di cui mai dovremmo scordarne la ristoratrice sonorità, che tanto appaga il vicendevole bisogno di relazione tra le persone, così come, con la natura, la terra e suoi frutti - aggiunge il presidente Coldiretti Asti, Marco Reggio – Un bisogno che si fa ancora più grande nei momenti più difficili, come quello che stiamo attraversando, in cui la solitudine e la disperazione, talvolta, possono portare alla resa. In questo contesto, tornino ad esserci di esempio i nostri agricoltori che, da sempre, conoscono la fatica, quella segnata dai calli che disegnano i loro palmi, dalla pelle ruvida e scurita dal sole nei campi e dalla perseveranza che anima i loro cuori nelle giornate più tempestose. Ebbene, un grazie vada anche a loro, sapienti architetti del creato, senza i quali, questo mondo sarebbe meno bello e le nostre tavole affamate e meno genuine e sane”.
“Alla parola Grazie vorrei aggiungere la parola Impegno - conclude il direttore Coldiretti Asti, Diego Furia - quello che Coldiretti, dal direttivo alle Segreterie di Zona e dai responsabili all’intero team, sente greve sulle proprie spalle per garantire, sempre, con efficacia ed efficienza, servizi, diritti, rispetto e attenzione al settore dell’Agricoltura. Riconoscere all’agricoltura la sua fondamentale importanza non basta: alle parole, occorre far seguire il rispetto della coerenza d’azione, attraverso norme, risorse e fiscalità. Salvaguardare e valorizzare l’agricoltura è la missione di Coldiretti. Un grande impegno per le donne e gli i uomini Coldiretti, ai quali estendere tutta la nostra riconoscenza e gratitudine”.