Europa Verde Piemonte ha inviato una lettera ai sindaci dei 134 Comuni piemontesi che in questi ultimi 12 anni hanno visto le ferrovie che attraversano il loro territorio, sospese dal servizio di trasporto pubblico passeggeri e merci.
Pubblichiamo il testo completo
L’obiettivo della riduzione dei gas climalteranti è già fissato da tempo ed il 2030 è ormai alle porte. Il 2021/2022 non ha avuto gli sviluppi sperati in termini conversione ecologica della mobilità “dalla gomma al ferro”, in compenso eventi culturali ed enogastronomici hanno dato vita ad un incremento turistico dal sapore antico: “i treni storici”.
Grazie alla Fondazione FS sono state ripristinate alcune tratte ferroviarie sospese, dando vita ad un turismo lento che ha valorizzato i territori, facendo emergere la voglia di scoprire luoghi e culture ormai dimenticati.
La proposta di legge per il ripristino delle ferrovie sospese piemontesi avviata dalla federazione di Europa Verde è stata già accolta e fatta propria, dal Comune di Cavallermaggiore.
Come sicuramente saprete, oltre all’opzioni popolare di raccolta firme è sufficiente l’adesione di cinque Comuni piemontesi per portare in discussione in consiglio regionale una proposta di legge regionale. Per dare continuità al lavoro svolto, riteniamo opportuno approfondire la fase di interlocuzione tra le istituzioni interessate all’iniziativa.
Un momento di incontro si rende necessario per dare vita a un comitato promotore ufficiale, per avviare l’iter istituzionale della proposta di legge, avendo come partner le amministrazioni comunali coinvolte più o meno direttamente nelle tratte da riattivare.
Proponiamo quindi di vederci a tempi brevi per le prime verifiche di disponibilità e i primi accordi di tipo organizzativo .
Oltre al Comune di Cavallermaggiore, hanno già dato disponibilità ad avviare l’iter i sindaci di Moncalvo, Castell’Alfero, Castelnuovo Belbo, Bruno, Torre Pellice.
A loro, in particolare, i nostri ringraziamenti e l’invito a incontrarci
Segreteria Europa Verde-Verdi Piemonte