Attualità - 14 novembre 2022, 10:40

Palazzo Ottolenghi rivivrà i suoi fasti: in programma restauri e interventi per un milione e mezzo

Il sindaco Rasero: "Finalmente verrà riaperto al pubblico, richiamando turisti, e verrà inserito nel circuito museale astigiano, in modo da potenziare l’offerta"

Immagine di repertorio

Palazzo Ottolenghi, noto esempio di dimora gentilizia del barocco piemontese, rivivrà i suoi fasti con il recupero delle tappezzerie, delle pavimentazioni, degli arredi e offrirà al visitatore uno sguardo sul secolo XIX, in particolare il periodo in cui il palazzo fu di proprietà della famiglia Ottolenghi, tra il 1851 e il 1932, senza spingersi a riprendere fasi costruttive e decorative più antiche.

Sono stati infatti consegnati, riferisce Stefania Morra, vicesindaco e assessore con delega ai Lavori Pubblici e al Progetto Vino e Cultura, i lavori compresi all'interno dell'asse VI denominato "Sviluppo Urbano Sostenibile" del Programma Operativo Regionale (POR) finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 (FESR).

La costruzione del piano strategico, denominato "Asti: vino e cultura" ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti portatori di interesse presenti sul territorio astigiano e si è basata su specifiche analisi del contesto socioeconomico e territoriale. Il Piano comprende una serie di azioni di recupero funzionale, restauro, riqualificazione, efficientamento energetico, in città e sul territorio, in attuazione degli obiettivi specifici individuati.

"Il completamento del restauro conservativo del piano nobile di Palazzo Ottolenghi, aggiunge il sindaco Maurizio Rasero, si inserisce nel quadro delle strategie e degli obiettivi costruito dal Piano, come una azione di "potenziamento dell'offerta culturale per il turista ed il cittadino".

Il progetto prevede il recupero architettonico e funzionale dell’intero complesso di Palazzo Ottolenghi, suddividendo l’azione in 2 lotti distinti. 

Il lotto I, prevede il completamento del restauro conservativo del piano nobile, già avviato nel 2014 con gli interventi nello scalone, nel salone e nella sala adiacente “sala dei ritratti di famiglia”, e interessa tutte le sale della manica prospiciente corso Alfieri, situate a destra ed a sinistra del nucleo già restaurato.

I lavori consistono nel restauro degli infissi lignei ed eventuale sostituzione di quelli irrecuperabili con analoga fattura e specchiatura, nella rimozione dell’impiantistica “a vista”; Dotazione di impiantistica su colonna in scocca metallica per la localizzazione e l’alloggiamento delle tecnologie necessarie (TOTEM), nella Rimozione degli strati sovrapposti incoerenti (Linoleum, laminati ecc.) e sostituzioni con elementi congrui non in contrasto con l’apparato: interventi di restauro dei pavimenti originali.

Per quanto riguarda le volte, si procederà all’esecuzione di analisi, sondaggi e verifiche di stabilità con successivi interventi di consolidamento; Interventi di restauro per il recupero della superficie pittorica originale

È previsto inoltre il restauro conservativo di elementi decorativi, arredi e stoffe.

Al termine dei lavori, sarà ridata vita alle sale auliche della famiglia Ottolenghi cercando di riproporre gli ambienti e gli arredi dell’epoca, utilizzando quanto rimasto tra mobilio, suppellettili, quadri e opere d’arte.

Nelle sale in cui non sarà possibile riallestire l’originario arredo, per mancanza del ritrovamento degli stessi, verranno raccontate le opere e la grande attività filantropica della nobile famiglia ebrea degli Ottolenghi, (giunta in Asti da Acqui prima del 1793) con un allestimento multimediale. In particolare le quattro sezioni museali saranno:

Sez. 1 La Città (Gli Ottolenghi e la loro città)

Sez. 2 Il Palazzo (Gli Ottolenghi ed il loro palazzo)

Sez. 3 La Comunità (Gli Ottolenghi e la Comunità ebraica astigiana)

Sez. 4 L’altro Ottolenghi (Salvatore: l’inventore della polizia scientifica)

L’importo complessivo dei lavori ammonta ad 1.528.064 euro. 

Soddisfatto il sindaco Rasero per gli interventi in corso in questo prestigioso palazzo: “Finalmente verrà riaperto al pubblico, richiamando turisti, e verrà inserito nel circuito museale astigiano, in modo da potenziare l’offerta”.

Comunicato stampa