Ieri si sono svolti i congressi della Filcams Cgil di Asti e della Fp.
Il congresso della Filcams si è svolto all’Agriturismo La Viranda di San Marzano Oliveto, dove i 33 componenti dell’assemblea generale, eletti in rappresentanza dei 1.690 iscritti fra i dipendenti del settore commercio, del turismo e dei servizi ha riconfermato, all’unanimità, Mario Galati quale segretario generale della categoria.
Ai lavori hanno presenziato il segretario generale della Camera del Lavoro, Luca Quagliotti, e il segretario generale Piemonte Fabio Favola.
Al centro della relazione di Galati le difficoltà della categoria, le richieste della Cgil su salario e fisco, le numerose azioni di tutela individuale che la categoria ha dovuto affrontare nel corso di questi ultimi quattro anni, il ruolo centrale dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio durante la pandemia, la vertenza Conbipel, chiusasi positivamente con il mantenimento dei posti di lavoro e della sede di Cocconato, e le numerose richieste di cassa integrazione che sono state firmate durante il periodo Covid per le aziende costrette a chiudere. In chiusura ha ricordato le ragioni dello sciopero del 15 dicembre: più salario, meno tasse sui lavoratori dipendenti, più risorse contro il caro energia, una vera riforma delle pensioni e non quota 103, no ai condoni ed all’aumento del contante.
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All’Agriturismo La Fertè si è tenuta l'assemblea della Fp. I 23 componenti dell’assemblea generale, eletti in rappresentanza dei 1.514 iscritti fra dipendenti pubblici, del settore socio assistenziale e dell’igiene ambientale, ha riconfermato, all’unanimità, Roberto Gabriele quale segretario generale della categoria.
Erano presenti il segretario generale della Camera del Lavoro, Luca Quagliotti, e la segretaria Regionale della FP Elena Palumbo.
Al centro della relazione di Gabriele le motivazioni dello sciopero del 15 dicembre, la situazione degli enti pubblici della provincia di Asti, dove è stata segnalata la cronica carenza di personale, con meno 30% di personale nelle AA.LL., che metterà a rischio la possibilità di utilizzare i fondi del PNRR, e la drammatica situazione della Casa di Riposo Città di Asti.