Solidarietà - 16 dicembre 2022, 12:30

Il parco del Borbore di arricchisce con 15 alberi donati da associazioni astigiane

La formale "consegna" al Comune delle piante è in programma lunedì mattina alle 12.30

La locandina di annuncio della donazione

Lunedì mattina, intorno alle 12.30, presso il parco del Borbore “Emanuele Pastrone” verranno consegnati al sindaco Maurizio Rasero e alla sua vice Stefania Morra 15 alberi donati al Comune di Asti dall’Associazione culturale Davide Lajolo, Club UNESCO Asti, SPI Asti, Spi Lega Asti ovest Amerio Secondo, Legambiente, ACLI, Gianfranco Miroglio, Consequor per la vita indipendente e dall’Osservatorio del paesaggio. Tutte le piante sono state messe a dimora dalle maestranze del Comune di Asti.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione culturale Davide Lajolo, dopo uno spettacolo tenuto al parco lo scorso settembre da Francesco Visconti e dai piccoli allievi dell’Associazione culturale Suzuki Asti e l’invito è stato generosamente accolto dalle altre associazioni.

La tipologia di piante è stata selezionata dal professor Marco Devecchi e da Elena Berta, che hanno scelto carpini e querce. L’Associazione culturale Davide Lajolo ha scelto i gelsi con riferimento al racconto di Davide Lajolo "Gli undici gelsi" (nel volume I Mè). Nel quale lo scrittore, allora il comandante Ulisse, racconta che durante la guerra partigiana in un'imboscata contro una pattuglia fascista a Rio dell'Anitra (tra Belveglio e Cortiglione), aveva dato ordine di non sparare agli undici gelsi che facevano siepe sulla strada, per non sprecare le poche munizioni a disposizione, ma anche per rispettare le piante. I gelsi servivano per l’allevamento del baco da seta e produce le more di rovo. Il suo nome botanico è, infatti, Morus

Il carpino e la quercia sono interdipendenti. Il carpino è una specie secondaria, anche se il suo legno è ottimo da ardere e per realizzare piccoli oggetti. Resiste bene anche all’ombra e la quercia lo protegge con il suo alto fusto dagli agenti atmosferici; allo stesso tempo, il carpino funge da stimolo nei confronti della quercia perché questa cresca alta, rigogliosa e diritta.

Pertanto sono un esempio di collaborazione che la natura ci offre e che dimostra quanto sia indispensabile, anche per gli uomini, l’interazione tra i soggetti per il benessere della comunità.

I promotori dell’iniziativa ringraziano altresì la signora Teresa Lazzarato del gruppo dei volontari del Borbore per la preziosa e assidua collaborazione.

Redazione