Interno giorno di un bar affollato in un mattino di mercato canellese, il venerdì. La città, anche se oggi piove, vive e si illumina a festa per il Natale, tra luci calde, oro e rosso. Incontro così l’assessore al Turismo e alla Cultura Giovanni Bocchino, per confrontarci sulla lunga stagione di eventi che si sono susseguiti e tirare una riga immaginaria sul bilancio del 2022, con un sguardo al 2023 in arrivo: accoglienza, partecipazione e successo di una proposta che è stata su più fronti un rilancio autentico del turismo locale post covid. Il tempo di ordinare un caffè e un tè nero e si parte.
Assessore, partiamo dal presente: a che punto è il calendario degli eventi?
Abbiamo chiuso da poco il discorso della Fiera del Tartufo che è andato nel complesso molto bene, nonostante il contesto di un 27 novembre con poco tartufo, problema non irrilevante. La collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana sta funzionando positivamente, quindi stiamo andando avanti. E adesso siamo partiti, l’8 dicembre, con l’accensione delle luminarie e la programmazione natalizia: sostanzialmente quest’anno ci siamo attivati come Comune, e così negli ultimi due anni, per installare le luminarie 3D che trovi in piazza, l’illuminazione del platano e l’organizzazione di uno spettacolo per bambini e poi l’evento per la Befana del 6 gennaio insieme ad alcune delle Associazioni locali di volontariato. In più abbiamo messo la musica in filodiffusione nei punti centrali della città, mentre i commercianti hanno finanziato le luminarie nelle vie, come ogni anno. Questa è proprio l’ultima parte della programmazione annuale. C’è stato, giovedì 15 dicembre, il concerto già annunciato della Banda Città di Canelli, e inoltre – ci stiamo lavorando per fissare una data che presto comunicheremo – un inedito concerto jazz nella Chiesa di San Rocco a Villanuova.
Trovo il concerto jazz in chiesa un’iniziativa splendida. Che progetti ha per questo spazio?
San Rocco è già stato oggetto di ristrutturazione tempo fa, adesso stiamo cercando di valorizzarla soprattutto dal punto di vista delle mostre, allestendola come spazio espositivo attrezzato e modulare per accogliere opere di diversi tipi: sarebbe già un bel passo avanti per la sua fruibilità come luogo di mostra. È uno spazio già oggettivamente molto bello, e insieme alla Sternia, che subirà una ristrutturazione il prossimo anno, vorremmo valorizzarlo come percorso artistico-culturale, già in essere con la Via degli Innamorati, ma che può essere arricchito di installazioni ed eventi disseminati. Quello tra arte contemporanea e architettura storica è un connubio su cui stiamo lavorando davvero ad ampio raggio con tanti progetti.
Può raccontarmi qualche altra visione per il futuro?
Per la verità c’è anche un progetto bello sulla Moncalvina, parzialmente già in atto con la realizzazione e l’inaugurazione dell’anfiteatro a cielo aperto dello scorso giugno. Ora stiamo facendo realizzare uno studio di fattibilità sulla cascina perché l’idea è quella di renderla un centro polifunzionale che sia adatto ad accogliere residenze d’artista e ogni genere di attività culturale. Un polo di riferimento per tutte le arti, che sia funzionale negli spazi e comodo a livello logistico, ma anche estremamente suggestivo grazie al paesaggio.
I bandi per l’erogazione di contributi a finanziare le residenze d’artista non mancano di certo, sia da parte di enti pubblici che da parte di enti privati. L’assessore mi racconta però del grande lavoro propedeutico alla presentazione dei progetti.
Ci siamo accorti che per partecipare ai bandi bisogna avere dei progetti pronti nel cassetto. Le tempistiche di presentazione delle domande sono veramente strette – due settimane a volte – quindi, se vuoi partire da zero a stendere un’idea non ce la farai mai. A questo punto diventa fondamentale fare un buon lavoro prima, pianificare e mettere su carta quella che è la visione che vuoi avere della città e cercare di predisporre gli strumenti adatti per poter arrivare a raggiungere l’obiettivo nella finestra di tempo concessa dai bandi, e ottenere così le risorse.
Cosa si sta muovendo invece sul fronte “manifestazioni” per il 2023?
Entro fine mese o al massimo i primi di gennaio contiamo di avere già il calendario degli eventi per il prossimo anno, cosa fondamentale per poter programmare le date, anche in sinergia con gli altri Comuni. Quest’anno, dopo due anni di sostanziale chiusura, ci sono state una serie incredibile di sovrapposizioni tra eventi che non ha certamente giovato al successo degli stessi.
Quello che posso anticipare è che sicuramente i tre cardini su cui lavoreremo saranno VinCanta, Canelli Città del Vino e Fiera del Tartufo. E poi, riuscire a rimettere in scena l’Assedio resta sempre un sogno. In questo senso però il Comune può essere un soggetto partner che fornisce gli strumenti per la realizzazione, ma l’iniziativa sarebbe bene che fosse privata, da parte del tessuto associativo del territorio.
Purtroppo, ci accorgiamo che avere un’indipendenza come Comune nell’organizzazione degli eventi è difficile: mancano le risorse interne fondamentali per gestire i processi, anche se il prossimo anno c’è l’intenzione di attivare due posti di Servizio Civile per l’Ufficio Manifestazioni, sperando ci siano giovani interessati, magari con un percorso di studi come accompagnatore turistico-culturale. Sempre di più, infatti, arrivano turisti che sono interessati ad essere accompagnati nei percorsi naturalistici e non del nostro territorio. Come Comune è importante potenziare la capacità di rispondere a queste richieste.
Inoltre, abbiamo aderito ad un bando del ministero del Turismo rivolto ai capoluoghi dei distretti Unesco per promuovere e valorizzare il territorio e il suo patrimonio. Siano capofila di oltre venti Comuni, ad esclusione di Alba, per il nostro sito e dovremo coordinare e gestire le attività relative al bando. Avremo quindi bisogno di risorse – circa 300 mila euro quelle previste in arrivo – che però andranno destinate alla promozione di tutti e venti i Comuni. Quindi, in collaborazione con l’Ente Turismo Langhe Monferrato, stiamo ragionando su come muoverci.
È un momento in cui ci sono davvero tante opportunità, ma a volte non è così chiaro capire cosa venga richiesto dai bandi, perché occorre studio per saperli leggere, così come per saper rispondere in modo corretto. Spesso si parla di massimi sistemi. Va detto però che stiamo vivendo nell’ultimo periodo una rinascita dei distretti del commercio: questi comunicano alla Regione le necessità di settore, così che quest’ultima possa, intercettando le opportunità europee, scrivere bandi che siano effettivamente funzionali per i bisogni territoriali e per i Comuni nella messa a terra delle risorse.
L’orizzonte di fine mandato è il 2024. Quale obiettivo vorrebbe ancora centrare?
Abbiamo ancora tutto il prossimo anno per lavorare e poi si vedrà. C’è tanta carne al fuoco, con opportunità interessanti e vorremmo coglierle tutte. L’emergenza pandemica ha avuto come effetto collaterale “positivo” il fatto di permettere di concentrarci maggiormente sui bandi, come ad esempio per la Biblioteca Civica, per cui siamo riusciti a prendere i finanziamenti necessari al trasferimento e alla riorganizzazione, al fine di renderla un centro culturale autonomo e più forte.
In sintesi, l’intenzione per il prossimo anno è quella di concentrarci sugli eventi più grandi, per evitare un calendario troppo dispersivo, cui le persone faticano a star dietro. Come dicevo, cercheremo sempre di più di incentivare le Associazioni che vorranno fare cose dando la possibilità di utilizzare gli spazi pubblici gratuitamente e supportandole operativamente nell’organizzazione degli eventi. Come Comune vorremmo diventare più partner strategico delle forze locali che ente organizzatore degli eventi “minori” disseminati lungo l’anno. Canelli ha un tessuto associazionistico che è storicamente fantastico, c’è il problema di fondo però che questi due anni di Covid ne hanno minato la resistenza, con numerose perdite umane e meno persone impegnate nel tempo libero.
Un esempio virtuoso in questo senso è il festival Terre da Film, che si terrà anche nel 2023. Con il comitato organizzatore, fatto interamente da ragazzi, c’è stata la massima disponibilità a fornire tutti i mezzi e gli strumenti (come il palco, ad esempio) e si è aperto un bellissimo dialogo. Speriamo di riuscire a realizzare nel futuro prossimo più eventi di questo tipo.