Cultura e tempo libero - 23 gennaio 2023, 14:56

"Per un pezzo di pane diamoci da fare", una raccolta di poesie che parla di Nizza Monferrato

Acquistabile in tutte le librerie di Nizza la raccolta di poesie scritte in dialetto nicese (con traduzione) dai personaggi più illustri tra cui Giuseppe Ratti, Nino Aresca, il professor Gramola e tanti altri

La presentazione del libro a Nizza

Il nuovo arrivato nelle librerie nicesi è un libro poliedrico che nelle sue tematiche tratta di tutto, dalla vita alla morte, su luoghi che si concentrano sulla vita nicese.

Si intitola "Per un pezzo di pane diamoci da fare" e mette insieme tanti illustri personaggi nicesi.

L'assessore alla cultura Ausilia Quaglia si è detta "entusiasta di questa composizione che può appassionare i più anziani, per rivivere momenti passati, e per i più giovani, per poter effettuare un tuffo nei tempi che furono, e addirittura per chi cerca di appassionarsi al dialetto nicese, la particolarità è proprio questa: tutte le poesie sono scritte in dialetto, con traduzione affiancata in italiano.

Domenico Marchelli è stato uno dei protagonisti per la realizzazione di questo progetto ed è visibilmente soddisfatto “Ringrazio Giuseppe Ratti, che ha fatto un capolavoro e me stesso per aver messo tutto su computer (ride ndr) e Fabiano (l'azienda) per la stampa del libro”, e continua ricordando che “l'inventore, e quindi il precursore, del dialetto nicese è Sandro Ivardi, con la calligrafia. Il dialetto è dopotutto diverso dalla lingua, non esiste il dialetto piemontese, ma la lingua, da cui derivano poi tutti i dialetti. E me l'ha detto Camillo Brera. Non un signor nessuno".

Sul motivo per la creazione di questa raccolta Giuseppe Ratti ha dichiarato “Il motivo è un dono, un hobby. La poesia mi ricorda i tempi passati, le buone  signore, la campagna, il vino”. Niente di più semplice. Niente di più esaustivo.

Non c'è da stupirsi infatti per la scelta del dialetto. Oltre a essere una forma di resistenza nei confronti del globalismo, che sta piano piano facendo mancare questo curioso aspetto della penisola italica: i dialetti diversificati addirittura da comune a comune, oltre che da regione a regione.

Domenico Marchelli difatti aggiunge che “il dialetto nicese ha una profonda musicalità nelle sue parole”.

È qui che esce fuori l'aspetto più peculiare della raccolta: dietro le lettere si sente sempre questa componente musicale che da un tocco di bellezza unico e nostalgico.

NeBa