Vacanze Astigiane - 26 gennaio 2023, 18:00

Vacanze Astigiane ancora tra il fascino delle antiche botteghe

Seconda proposta di tour tra alcune botteghe dell’Astigiano, godendo di sapori, estetica, storia, storie e di tutto quanto gli gravita attorno

La scorsa settimana ho scelto quattro botteghe storiche e le ho trasformate in itinerario tra estetica, tradizione, gusto e rapporti umani: la pasticceria Giordanino ad Asti, l’Antica Macelleria Salumeria Da U’Citu di Ferrere, l’emporio dei fratelli Pistone a Canelli e il torronificio Faccio di Cassinasco.

Il loro fascino, in rappresentanza della qualità dei prodotti, della bellezza dei luoghi e delle non usuali buone maniere, è piaciuto assai. E allora, ci rifaccio con una proposta che questa volta parte da Nizza Monferrato. Nel suo cuore adoro passeggiare sotto i portici di Via Maestra. Portici che, poco prima della piazza del Comune, garbato salotto arricchito dal palazzo municipale d’origine medioevale e dal maestoso Campanon, si scopre una terna di negozi che hanno mantenuto gli arredi caldi e sobri di un tempo. Tre insegne, messe su almeno un secolo fa, che nell’insieme raccontano un pezzo di storia nicese. Prima la storica Pasticceria Marabotti, famosa e pluripremiata per i suoi amaretti già ai primi del Novecento. Poi un Parrucchiere per Signora, diventato da un po’ regno di Giorgio Branda e del suo gusto per brocantage, arredi e bijoux. Terze in sequenza le varie vetrine dell’Istituto Nazionale di Previdenza, oggi ampia e bella esposizione delle attività turistiche di Nizza e dintorni.

Seconda meta Asti. Ci torniamo perché alla lettura dello scorso articolo mia moglie ha sibilato: e Barbero? Non solo perché fornitore ufficiale del prodotto base del suo spettacolare semifreddo al torroncino, di Barbero, ma perché è assolutamente giusto e dovuto. La Davide Barbero ha una storia così gloriosa e longeva da poterla annoverare tra i valori del capoluogo. Valori storici e monumentali celebrati recentemente nelle loro spettacolari confezioni della linea di barrette di cioccolato. La sede odierna, in via Brofferio, è la terza: nell’immediato dopoguerra, Davide Barbero sposa Paola Gerbi, figlia del grande ciclista Giovanni Gerbi, il Diavolo Rosso, e nel 1953 trasferisce l’azienda da via Cotti Ceres nella vecchia fabbrica di biciclette Gerbi. La prima sede era invece a Mombercelli, aperta nel 1838 nei dintorni della chiesa dell’Annunziata, dove rimane fino al 1913. Insomma tanta bella e buona storia che ancora oggi ingolosisce, facile da toccare e da assaggiare nella bottega e laboratorio di via Brofferio 84.

Addolciti e affascinati, via subito in direzione nord dell’Astigiano, a Cocconato. Posto così bello da essere stato premiato dal Touring con la Bandiera arancione ed eletto tra I Borghi più belli d’Italia. Girando per il suo centro storico, caratteristico e dal fascino unico, da non perdere una farmacia settecentesca dove entrare a rimirare il suo tesoro di strumenti e oggetti antichi e il soffitto affrescato con un san Gabriele.

Venti minuti e siete al finale d’itinerario: Berzano San Pietro. Qui l’incontro suggerito, più che definirlo con una bottega storica, è con un’officina di storia: Officina Elettronica. Realtà nata dalla passione di Elio Fresia per apparecchi audio e video vintage e dal suo raccogliere, riparare e restaurare oggetti altrimenti destinati a scomparire per sempre. Siamo un po' tutti abituati a buttare e sostituire invece di aggiustare. Anche perché non è per niente facile trovare un qualcuno che metta mano su radio a valvole o a transistor e altro del mondo audio e video di una volta. Uno lo trovate in Elio, con il piacere di girare in posti bellissimi nel passare a conoscerlo nell'ebbrezza di fottere l'obsolescenza, programmata e non.

Davide Palazzetti


Quando vieni ad Asti non perderti:
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