Lo scorso 25 e 26 novembre, Asti Agricoltura, ha distribuito sotto i portici di piazza Alfieri delle clementine, simbolo della lotta contro ogni violenza di genere.
L’iniziativa, sviluppata in collaborazione con il Soroptimist Asti e che ha portato alla distribuzione di oltre 3 quintali di frutta, in buona parte offerta dalla cooperativa COAB di Corigliano-Rossano, ha consentito di raccogliere 1.000 euro interamente destinate al centro anti-violenza “L’Orecchio di Venere”, che offre accoglienza e sostegno a donne vittime di qualsiasi tipo di abuso.
Pertanto, nella giornata di ieri, presso la sede di Asti Agricoltura, la direttrice Mariagrazia Baravalle e la presidente della Consulta Femminile Maria Pia Lottini hanno consegnato il denaro a Elisa Chechile, presidente del centro anti-violenza, presente all’incontro insieme a due volontarie.
"Questa somma verrà utilizzata per operazioni di ‘piccolo portafoglio’ – ha spiegato la Chechile –, ovvero attività svolte all’interno del territorio rivolte a donne in difficoltà per le quali è necessaria una disponibilità immediata di risorse economiche”.
“Siamo felici e onorati di aver dato il nostro contributo a questa iniziativa – ha affermato la Baravalle – e ci riteniamo molto soddisfatti della risposta ottenuta da parte dei cittadini astigiani e non solo, visto che erano giorni di mercatini e fiere con un notevole afflusso di turisti”.
Aggiungendo che “Da diversi anni Confagricoltura si batte al fianco delle donne contro qualsiasi tipo di violenza. E’ necessario tuttavia un intervento più incisivo da parte delle istituzioni affinché questa piaga venga completamente e radicalmente eliminata”.
“Si tratta di un tema che va affrontato tutti i giorni per sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica, fornendo al tempo stesso il giusto sostegno a tutte le donne che ogni giorno sono vittime di qualunque tipo di sopruso”, ha concluso Maria Pia Lottini.
Le clementine sono state scelte nel maggio del 2013 quale simbolo della lotta contro la piaga del femminicidio e delle tante forme di violenza subite dalle donne, in seguito all’atroce uccisione di Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato.