Sono state consegnate oggi, sabato 25 febbraio, le oltre 200 sottoscrizioni di adesione alla intitolazione di una via di Asti a don Rodolfo Piglione (1915-2000), che fu parroco di San Silvestro per 23 anni, dal 1959 al 1983.
Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha ricevuto in Sala Giunta la delegazione del sodalizio "Oratorio 70-80 San Silvestro", presieduta dal giornalista astigiano Maurizio Ferrari, con la rettrice del Rione Palio San Silvestro, Samantha Panza, i membri Stefano Masino, Fabrizio Borio ed Efrem Zanchettin.
Tra i firmatari, don Giuseppe Gallo, già parroco di San Silvestro, che quarant'anni fa, il 6 febbraio 1983, ricevette proprio da don Piglione le consegne della parrocchia cittadina.
Oltre alla raccolta firme, il gruppo sta organizzando una reunion che avrà luogo a maggio in San Silvestro per commemorare i fasti dell'ex oratorio in via Morelli. L'oratorio, seconda casa per tante generazioni di giovani, fu creato dal nulla da don Piglione insieme a quello femminile di via Testa diretto dalle suore Ancelle di San Giuseppe. Per tale occasione l'attuale parroco, don Andrea Martinetto, riaprirà la chiesa parrocchiale, chiusa nel 2020 causa pandemia.
Don Rodolfo Piglione, oltre ad essere stato parroco di Portacomaro stazione e San Silvestro, fu anche rettore del santuario della Spina a Pralormo, dal 1942 al 1949. Proprio in questa veste, nel settembre 1944, salvò dalla deportazione 20 ostaggi civili fatti prigionieri dai nazisti. Per questo atto eroico gli fu conferita nel 1995 la cittadinanza onoraria di Pralormo.