Economia e lavoro - 29 marzo 2023, 15:13

Incontro sindacati e commissari Casa di riposo Asti: le prime reazioni politiche

Accossato (Luv) Consiglio regionale: "Un’altra doccia fredda per i lavoratori che da dicembre non ricevono lo stipendio". Malandrone: "Da Cirio aspettiamo atti concreti"

I dipendenti della struttura in attesa del presidente Cirio

Dopo l'incontro di questa mattina tra i sindacati e i tre commissari liquidatori della Casa di Riposo Città di Asti (Clicca QUI per rileggere), arrivano le prime reazioni.

La prima da Silvana Accossato, Capogruppo Liberi Uguali Verdi, Consiglio regionale del Piemonte: "Solo 5 giorni fa, il presidente Cirio, incontrando una delegazione di lavoratori e lavoratrici della Casa di Riposo Città di Asti, aveva dichiarato che ci sarebbero state risorse per anticipare la cassa integrazione fino alla fine dell’anno e che sarebbe stata fatta una verifica con i direttori delle aziende sanitarie per cercare di capire la possibilità di trovare un ricollocamento immediato", spiega ricordando anche il post su Fb del governatore.

“Oggi ho voluto incontrare il personale della Casa di Riposo Città di Asti perché la Regione è e sarà al loro fianco per garantire a tutti l’anticipo della cassa integrazione, ma anche per avviare un percorso di ricollocamento professionale che tuteli il loro futuro. Nessuno verrà lasciato indietro”, aveva scritto Cirio.

Ma dall'incontro di oggi le cose non sarebbero così semplici. Rimarca Accossato: "Un’altra doccia fredda per i lavoratori che da dicembre non ricevono lo stipendio. I sindacati hanno chiesto se fossero a conoscenza della promessa di un milione di euro da parte del presidente Cirio che entro Pasqua avrebbero dovuto liquidare gli arretrati e lo stipendio di marzo, ma i commissari hanno risposto che di arretrati non si parla perché si sono insediati da marzo e quindi loro non possono liquidare il mese di gennaio e di febbraio. Si può escludere che per Pasqua ai lavoratori arrivino materialmente i soldi".

“L’impressione - continua Accossato - è che il presidente Cirio abbia fatto promesse senza conoscere il problema, senza avere certezze e senza conoscere l’iter amministrativo e burocratico da seguire. Qua si sta giocando sulla pelle delle persone, altro che non lasciare nessuno indietro! Chiediamo che la Regione parli subito con i commissari liquidatori e trovi una soluzione rapida per gli stipendi arretrati”.

Preoccupato dopo l'incontro anche il consigliere di Ambiente Asti, Mario Malandrone che scrive: "Ieri nell' intervento poetico che ho apprezzato sul tema della piemontesitá nell'audizione (della capitale della Cultura ndr), Cirio usava la metafora di chi come il tartufo lavora , cresce senza fare rumore, sotto traccia , sotto terra.

Ci auguriamo che il tartufo sia la metafora delle sue promesse e che concretamente, anche se in ritardo, prima o poi i lavoratori trovino qualcosa di concreto. Per adesso nel bosco umano in cui cresce il tartufo, ci sono 47 persone senza occupazione, che aspettano da tre mesi gli stipendi, che forse non avranno una Pasqua serena. E anche sul tema della struttura non ci sono certezze, augurandoci che il Presidente non abbia perso la poesia e lo slancio delle ultime settimane, aspettiamo atti concreti".


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