Sul tema arte contemporanea, nell’Astigiano qualcuno era partito prima. L’Art Park La Court a Castelnuovo Calcea è uno di questi: realizzato dall’azienda vitivinicola Michele Chiarlo, è un parco di sculture e installazioni di 20 ettari, nel quale arte e natura dialogano da anni sontuosamente. Luzzati, Nespolo, Ferraris e Bangle, un vero e proprio polo culturale immerso tra le vigne. E poi il Parco scultoreo di Quirin Mayer, a Bubbio, esposizione permanente tra le vigne in uno splendido punto panoramico, composta da 5 terrazze dove si possono ammirare 19 sculture dell'artista svizzero. E ancora, quello spettacolo del Parco d’Arte Quarelli, a Roccaverano. Tre degli sporadici, ma bellissimi esempi di uso dell’arte contemporanea dalle nostre parti per dare ancor più valore a paesaggi e colline e a belle fette di territorio, attraendo visite e interesse turistico.
Sarà un caso, sarà tendenza, non so, ma negli ultimi tempi è un fiorire di notizie su mostre, eventi e installazioni che fino a ieri non era certo così facile veder contestualizzate in luoghi anche non istituzionalmente dediti ad arte e cultura.
L’anno scorso si era cominciato a Soglio, con l’inaugurazione di ARIA, sontuoso spazio espositivo del pittore Raffaele Iachetti, artista astigiano che alterna lavori scultorei con la pittura, passando dal figurativo all’astratto. Laboratorio e spazio nientepopodimeno che nell'antico castello, nato per dare visibilità alla sua arte, ma non solo. Chi non avesse ancora avuto occasione e fortuna di scoprire questo luogo magico se ne metta in agenda la visita. Vi aspettano opere piene di colore e vita, cariche di personalità e un allestimento poetico e da inusuale stupore. Una bella boccata d'Aria contemporanea.
Poi, di botto, negli ultimi trenta giorni ti arriva Andrea Zanchi, maestro torinese dell’arte materica, a valorizzare quel gioiello di museo che è il MUSarMO di Mombercelli, ospitato nell’ex carcere mandamentale di zona. Giusto il tempo di chiuderne la personale che le cantine dell’azienda vinicola Arno, sempre a Mombercelli, ospitano una bella mostra di sculture di Paolo Spinoglio, artista torinese scomparso nel 2002, per anni vissuto nell’Astigiano. E ancora, pochi km più in là, a Belveglio, il lancio del progetto su il primo polo privato dedicato all'arte contemporanea nell’Astigiano, con promotore Massimo De Carlo, noto gallerista milanese, tra i più importanti in Italia. A chiudere David Tremlett che dà vita a un grande wall drawing sulla facciata del teatro all'aperto del nuovo luxury resort a Valleandona, Le Cattedrali, a due passi da Asti e ancora meno dalla Riserva Naturale Speciale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande.
Segnali che portano a vedere una tendenza che cresce. Ecco, visto allora che di tendenza trattasi, non c’è mica qualcuno che mi farebbe il regalo di portare qualche opera scultorea dell’amico Fabio Viale tra Asti e dintorni? Fabio tratta marmo e le sue sculture le avrei viste bene sparse nel capoluogo, davanti a pezzi di storia e cultura tipo Collegiata, Cattedrale, Torre Rossa, San Pietro in Consavia e così via.