Attualità - 24 agosto 2023, 14:39

Anche ad Asti, Nizza e Canelli stop ai diesel Euro 5: imprese sul piede di guerra (DIVIETI AGGIORNATI)

L'Amministrazione: "Dal 2017 lavoriamo per diminuire l'inquinamento con ZTL e piste ciclabili". Confartigianato: "Misura severa che colpisce chi va a lavorare"

Il 15 settembre segnerà una svolta per la circolazione anche in Provincia di Asti. 

Anche nell'Astigiano, infatti, in quella data partirà lo stop alla circolazione dei diesel Euro 5 dei veicoli privati e commerciali riguarderanno i Comuni di Asti, Canelli e Nizza Monferrato. 

Questa mattina il sindaco Maurizio Rasero, l’assessore all’Ambiente Luigi Giacomini, il comandante della Polizia Municipale Riccardo Saracco ed il funzionario responsabile dell’ufficio ambiente Valerio Vittone si sono riuniti per fare il punto della situazione relativa all’introduzione dei recenti divieti antismog che entreranno in vigore dal prossimo 15 settembre.

"Lo stop dei mezzi diesel fa parte delle norme antismog stabilite dalle grandi regioni del Nord ed al quale anche la nostra Città deve uniformarsi. Questa Amministrazione intende ribadire, tuttavia, alla Regione e a tutti gli enti sovraordinati, che occorrono azioni di miglioramento della qualità dell’aria più a largo raggio e con ottica integrata, consapevole che ogni scelta ha un impatto sulla vita delle persone, anche se si tratta di scelte a tutela della salute pubblica.

Ciò significa assumere prioritariamente decisioni che producano effetti concreti ed agire non solo con divieti ma anche con incentivi e più premi per chi adotta buone pratiche - spiega in una nota l'Amministrazione - il Comune sin dal 2017 l’obiettivo di riduzione della concentrazione di inquinanti in atmosfera con ottica integrata e ad ampio raggio di azione: incremento della ZTL, aree pedonali, monitoraggio degli inquinanti, promozione della mobilità sostenibile, realizzazione di piste e corsie ciclabili, sostituzione di autobus con mezzi meno inquinanti, implementazione della sharing mobility (bikesharing, carpooling), campagne di misura e studi degli effetti migliorativi del verde urbano sulla qualità dell’aria, realizzazione di una rete di colonnine elettriche"

Sulle tempistiche di entrata in vigore delle limitazioni della circolazione degli euro 5 ogni regione ha seguito un percorso diverso. Il Piemonte ha imposto, anche a fronte dei recenti eventi giudiziari, ha anticipato a settembre 2023 lo stop totale ai mezzi diesel Euro 5 (dal 15 settembre al 15 aprile) che, per il capoluogo vale dalle 8:30 alle 18:30.

In estrema sintesi si riporta di seguito una schematizzazione semplificata dei divieti antismog (aggiornati con il nuovo divieto Diesel Euro 5), che entreranno in vigore dal 15 settembre 2023 anche nella nostra città:

 

In alternativa al complesso sistemi di divieti sopra esposto si rammenta la possibilità di aderire al Servizio MoVe In, che consente un limite massimo di km percorribile nei 76 comuni piemontesi soggetti al Piano antismog, compresa Asti. È possibile consultare nel dettaglio il servizio MoVeIn al seguente link:

www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/ambiente/move-monitoraggio-dei-veicoli-inquinanti

Si riporta di seguito uno stralcio (diesel per trasporto persone) delle soglie chilometriche annuali (in vigore dal 15 luglio 2023):

Confartigianato: "Così si penalizza l'intera categoria"

Fortemente critica la presa di posizione di Confartigianato: "Anche per la Provincia di Asti le restrizioni alla circolazione dei veicoli privati e commerciali riguarderanno i Comuni di Asti, Canelli e Nizza Monferratofa presente Roberto Dellavalle Presidente della Confartigianato Asti ci domandiamo per l’ennesima volta, perché passando gli anni il problema non abbia trovato serie misure e soprattutto compatibili e ci si ritrovi a fare i conti sempre con misure così severe per il parco veicolare e condizionati per la libera circolazione delle famiglie e per le attività economiche"

"Se da una parte - aggiunge Bossi Giansecondo Direttore di Confartigianato Asti la Regione aveva messo a disposizione incentivi per rinnovare il parco veicolare, contributi oggettivamente poco significativi rispetto ai costi da sostenere per la sostituzione dei veicoli con furgoni elettrici, ibridi, rispetto a quanto messo in campo da altre Regioni, ci siamo barcamenati sino ad oggi tra delibere e deroghe, per poter in qualche modo permettere alle imprese di svolgere le loro attività e garantire ogni tipo di intervento .

Non si tratta di essere pro o contro a tale decisione, ma si deve anche tenere conto che si sta con fatica cercando di uscire- continua Bossidal periodo COVID, Guerra, costi energetici e dei carburanti spesso fuori controllo e una crescente inflazione, non possiamo che essere preoccupati da un provvedimento del genere e dobbiamo trovare soluzioni ragionevoli ed effettivamente perseguibili che possano permettere di incidere effettivamente sulla qualità dell’aria, risultato che come dimostrato negli ultimi anni, non è stato possibile raggiungere penalizzando la libera circolazione veicolare e quindi non possiamo per l’ennesima volta condizionare sempre chi deve muoversi per raggiungere il proprio posto di lavoro o per svolgere la propria attività imprenditoriale"

"Infineconclude il Presidente Dellavalle - anche la possibilità di installare sui veicoli più datati la black box Move-in, per poter anche se limitatamente poter viaggiare nel corso del periodo di divieto, non risolve il problema stante i numeri di chi ha già installato l’apparecchio negli scorsi anni, numeri oggettivamente lontani da quelli dei veicoli circolanti anno per anno oggetto di restrizione, inoltre auspichiamo anche che possano essere escluse dai chilometraggi definiti le strade provinciali, tangenziali ed autostradali che attraversano i vari comuni, confidiamo pertanto che si possa tornare rapidamente intorno ad un tavolo con la Regione animati da una reale intenzione di collaborare"

Redazione