Preoccupazione, da parte di Coldiretti Asti, riguardo alla tempistica delle misure per la vendemmia.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha riservato 15.000 quote a scorrimento per le Associazioni datoriali, ma in confronto alle domande presentate prima della pubblicazione del DPCM, si teme che le risorse umane arrivino fuori tempo massimo, considerando che la vendemmia è già iniziata e ci sono tempi tecnici necessari per completare il processo.
Le quote previste dal DPCM integrativo sono state ripartite tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome dalla DG-Immigrazione del Ministero del Lavoro, basandosi sulle effettive domande pervenute agli Sportelli Unici per l'immigrazione e sul fabbisogno segnalato a livello territoriale.
A livello provinciale astigiano, delle circa cento quote riservate alle Associazioni di Categoria, solo la metà è stata autorizzata a Coldiretti, con altre 30 quote aggiunte successivamente nel DPCM integrativo. Queste quote sono considerate indispensabili per soddisfare il fabbisogno dei membri dell'associazione, soprattutto per la vendemmia. Tuttavia, si teme che i tempi burocratici per sbloccare le procedure saranno troppo lunghi, rischiando di ottenere l'autorizzazione quando la vendemmia è già avanzata o quasi ultimata.
La Presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone, ha sottolineato che in Italia un quarto dei prodotti agricoli viene raccolto da lavoratori stranieri provenienti da 164 Paesi diversi, che forniscono oltre il 30% delle giornate di lavoro necessarie al settore agricolo. Nonostante la conoscenza dei numeri e del fabbisogno da parte delle autorità, ogni anno sorgono difficoltà ed emergenze. Si richiedono pratiche più snelle, veloci e accessibili a tutti, poiché l'agricoltura non può aspettare i tempi della burocrazia. La Presidente Monticone ricorda anche che i cambiamenti climatici stanno già interferendo con i ritmi naturali dell'agricoltura.
Il Direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia, aggiunge che i lavoratori immigrati sono una componente essenziale e ben integrata nei distretti agricoli in molti luoghi, come nel caso della raccolta dell'uva in Piemonte. Nonostante ciò, lo scorso anno il settore agricolo si è trovato in difficoltà a causa della mancanza di manodopera nelle campagne. Le procedure attuali sono ancora troppo lunghe e complesse. La vendemmia dei vini bianchi è già iniziata nell'astigiano e quella dei rossi potrebbe anticipare, rendendo urgente lo sblocco e la disponibilità delle quote.