Dal primo giorno di lancio del Carpionato del mondo ho trovato eccezionale la pensata estiva di Astigiani, associazione, rivista e organizzatore da anni del mitico Bagna Cauda Day autunnale. Tre mesi di carpione nei menù di ristoranti, trattorie e agriturismi tra Asti, Astigiano, Torino e Piemonte, dal 23 giugno al 23 settembre, a riscoprire i piaceri dell’agro nel giocare al Carpionato. Sfida nella sfida, fornendo ai carpionisti il Lasciapassare, libretto da farsi timbrare ad ogni carpione degustato, in locali diversi. Più timbri, più premi e il moltiplicarsi del piacere di scoprire posti, location e ricette sempre nuove.
Una belle sfida che, nonostante alla prova della prima edizione, definirla vinta direi sia riduttivo: 73 campi da gioco, con la presenza eccezionale, ancor più eccezionale per i numeri espressi, di dieci Pro Loco che hanno dedicato al carpione uno o più giorni durante i loro classici festeggiamenti estivi, e di otto cuoche casalinghe del bel mondo di rapporti umani, messo da anni a sistema sotto il marchio Cesarine.
Sfida vinta, nella certezza di una corposa partecipazione di appassionati dell’agro. Vinta nell’aver raccontato e promosso ogni locale, tramite web e social, nella veste di campo da gioco e di occasione per girare a scoprire le tantissime bellezze delle nostre terre. Ed ecco che l’eccezionalità della pensata si è fatta lungo e vivo invito a visitare nel degustare.
Ad averne di iniziative del genere. Iniziative che raccontino storia e storie di un qualcosa, nel caso in oggetto un grande piatto della tradizione contadina, mentre descrivono le maggiori attrattive di un territorio, tra colline, borghi, laghi, città e montagne. Quando poi tutto questo si concretizza con un numero gigantesco di visualizzazioni dei suoi post un po’ in tutto il Nord Ovest d’Italia, con una rassegna stampa bella corposa e di valore e con il nascere, come funghi fuori stagione, di articoli e articoli a tema carpione, vuol dire che gli amici di Astigiani hanno proprio fatto un gran lavoro.
Lavoro che, tanto per non farsi mancare nulla, si è arricchito di contenuti per supportare la visibilità d’insieme e per non venir meno ai dettami statutari da associazione degli organizzatori. Ecco allora che il carpione si è sposato con la Piadina Romagnola per aiutare piccole aziende agricole alluvionate, che alla mensa sociale di Asti si sono degustati ricordi di normalità assieme a cotolette, zucchine e uova, che in molti ci siamo scordati per settimane dell’aceto balsamico. Insomma, bravissimi e viva il Carpionato.