Da una parte la necessità sempre crescente di alleggerire la nostra impronta sul pianeta e dall’altra avere già un mezzo di trasporto amico dell’ambiente, il treno, portano a scelte sostenibili anche nel muoversi e non solo per vacanza.
L’Astigiano presenta una più che discreta rete di mobilità su rotaie che potrebbe benissimo essere un plus, anche d’offerta turistica, nel momento in cui alcune tratte, quelle malamente dette minori, trovassero un po’ più di supporto e sviluppo per trovare interesse e fruizione di nuovi visitatori del nostro bellissimo territorio.
Dopo il loro sostanziale abbandono di diversi anni fa, negli ultimi tempi: miracolo! Alla sopravvissuta Asti-Acqui Terme si sono aggiunte prima la Asti-Chivasso, ancora esente da un treno che sia uno, ma pronta ad accoglierli, e dallo scorso 11 settembre ha riaperto la Asti-Alba. Le due linee operative sono, al momento, con un numero basic di corse, ma certo meglio che niente. Ecco, ci fosse qualche treno anche nei fine settimana sarebbe il massimo e si potrebbe raccontare agli amici albesi e alle tonnellate di turisti che affollano le loro vie e piazze, fino a farli discutere di sostenibilità del turismo tanto quanto a Venezia o a Roma, che a meno di mezz’ora di treno, con solo qualche euro ci sia da scoprire tanta, tanta bellezza.
Racconto che potrebbe proporre una partenza alle 7.50 da Alba, con prima sosta ad incontrare quella di Castagnole delle Lanze, luogo di fascino, entrato a far parte recentemente del circuito dei Borghi più belli d'Italia. Uno scrigno pieno di tesori da vedere e da gustare con calma, dandosene prossima meta di vacanza dopo e grazie alla visita trenaiola.
Altro treno ed eccoli arrivare, poco dopo le 12, a Costigliole d’Asti, dove un pratico sindaco ci metterà un nulla a creare navette o taxi diffusi per portare nel suo antico borgo dalla stazione, in valle, chi voglia scoprire l’imponenza del suo castello, l’unicità del suo centro storico, La Rocca, la ricca offerta gastronomica messa in campo della locale scuola alberghiera ed enologica dei tanti produttori di fantastiche Barbera che in quelle colline prosperano e fanno conoscere il meglio dell’Astigiano nel Mondo. Dopo pranzo, terzo treno per raggiungere, in minuti, Asti. Ben due le opzioni: partire ancora sulla digestione intorno alle 14.30 o alle 16.30 per regalarsi l’emozione di un Dolce Cubo di Alessandro Del Trotti e godersi Costigliole ancora un po’. Arrivati ad Asti scopriranno che qualche ora è appena sufficiente per annusare sensazioni e sceglieranno di tornarci anche il giorno dopo, per immergersi totalmente e lungamente nella sua abbondanza di storia, arte e monumenti, regalandosi intanto un bell’aperitivo fuori dalla babele da cui arrivano, in una delle tranquille e spettacolari piazze centrali, tipo di fronte alla Collegiata di San Secondo o sotto la Torre Beltramenga Scarampa, ancora, erroneamente, descritta come Dei Guttuari. Peccato però che il giorno dopo sia sabato e sulla Asti-Alba non si viaggia nei fine settimana.