Agricoltura - 17 novembre 2023, 13:17

Coldiretti: "Sulla carne sintetica non coltiviamo ignoranza, ma prudenza"

Diego Furia e Monica Monticone, rispettivamente direttore e presidente di Coldiretti Asti

La presidente di Coldiretti Asti, Monica Monticone, ha respinto fermamente le accuse ricevute da alcuni esponenti politici di +Europa a Roma, durante la discussione sull'introduzione del divieto alla produzione e commercializzazione del cibo sintetico in Italia. Monticone ha dichiarato: "Gli agricoltori non coltivano ignoranza, ma la vita, agendo con prudenza."

La reazione della presidente è stata accompagnata dalle parole del direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia, che ha ribadito che Coldiretti è sempre aperta al dibattito basato su basi scientifiche ma respinge gli insulti all'intelligenza e gli attacchi alla dignità degli agricoltori.

Furia ha ribadito che le posizioni di Coldiretti sono supportate da studi e consulenze scientifiche, affermando che la carne coltivata in laboratorio richiede un trattamento equiparabile a un farmaco per la tutela della salute delle persone e dell'ambiente.

Anche il medico dietologo e nutrizionista clinico Giorgio Calabrese ha sottolineato l'importanza di porre attenzione a questa sperimentazione, evidenziando che attualmente non si tratta di ricerca, bensì di sperimentazione sull'uomo, con potenziali effetti dannosi sulla salute umana.

Coldiretti sostiene il principio di precauzione riguardo alle nuove tecnologie applicate all'alimentazione, ancora oggetto di molte incognite che potrebbero mettere a rischio la vita e la salute delle persone e dell'ambiente. Il presidente nazionale Ettore Prandini - ieri resosi protagonista di un duro attacco alla delegazione di + Europa - ha richiamato l'attenzione sulle possibili implicazioni negative segnalate nel rapporto FAO e OMS sul cibo a base cellulare, inclusi rischi di trasmissione di malattie, infezioni animali e contaminazioni microbiche.

Coldiretti ha anche evidenziato che in Paesi come Israele, dove la vendita di cibi sintetici è stata consentita, viene richiesta una liberatoria che sollevi responsabilità e conseguenze sulla salute prima del consumo. Inoltre, una ricerca dell'Università della California a Davis ha evidenziato il potenziale impatto ambientale della carne sintetica, risultando da 4 a 25 volte superiore rispetto alla carne bovina tradizionale in termini di emissioni di anidride carbonica.

Redazione