Cultura e tempo libero - 27 novembre 2023, 13:00

Quattro chiacchiere con Piervittorio Stefanone: "Basta uno sguardo con l'animale, che sia un pappagallo o un cavallo, per capire che hanno molto da dirci"

E' autore del libro "Storie bizzarre di un dottore in vacche", edito da Baima Ronchetti, all'interno della collana "Biblioteca degli scrittori piemontesi"

Quello degli animali e dei loro “padroni” è un mondo variopinto, interessante, da cui imparare e prendere spunto per tratteggiare racconti dai risvolti ora teneri, ora comici.

Proprio come ha fatto Piervittorio Stefanone, autore di Storie bizzarre di un dottore in vacche: una delle novità 2023 della collana Biblioteca degli scrittori piemontesi della casa editrice Baima Ronchetti.

"Mi rendo conto che l’esser stato un dottore in vacche è stato qualcosa di più che esercitare una professione – racconta Piervittorio Stefanone, che è nato a Torino l’8 ottobre 1952, è laureato in Medicina Veterinaria e specializzato in Radiologia Veterinaria presso l’Università degli Studi di Torino e ha esercitato la libera professione sui piccoli e grandi animali oltre ad essere stato Ufficiale veterinario nell’Esercito Italiano – Fare il veterinario o meglio il 'dottore in vacche', traduzione della parola 'veterinario' per molti allevatori piemontesi, è quasi una scelta dettata da una condizione 'genetica'. E’ stata un’impresa grandiosa, un privilegio, qualcosa che mi ha fatto scoprire uomini e bestie con i loro reciproci rapporti che si svelano spesso incredibili".

Appassionato di fauna selvatica si è occupato in particolare di stambecchi, mufloni e lupi, cui ha dedicato diverse pubblicazioni ed articoli. "Mi sono avvicinato al mondo della scrittura in maniera più decisa, dopo la pensione – aggiunge l’autore, che nel 2021 ha pubblicato con Baima Ronchetti il romanzo Gente di lassù. Cronache da un mondo che non c’è piùPrima la vita da veterinario mi assorbiva quasi completamente: era una sorta di simbiosi a 3: c’eri tu, il proprietario dell’animale e l’animale. Basta uno sguardo con l’animale, che sia un pappagallo o un cavallo, per capire che hanno molto da dirci. Sono clienti con bisogni 'reali'. Quando stanno male, stanno male. Non esiste il 'malato immaginario' alla Moliere. Si crea un feeling particolare, tenace, con gli animali, grandi e piccoli, che un veterinario incontra nel suo cammino. Ecco, la professione è cambiata, meno spartana e più tecnologica, ma lo spirito e l’approccio con l’animale e il proprietario sono rimasti immutati".

Cani, gatti, buoi, vacche, muli: l’autore, con uno stile che scorre e appassiona, accompagna il lettore alla loro scoperta tra ricordi, avventure divertenti, successi e insuccessi.

I racconti, pur con una sorta di necessaria "trasposizione" per questioni narrative, trasmettono una genuina tenerezza e stupore per creature dalla spiccata personalità: "Scrivere risponde alla mia pseudo-necessità di ricordare, ora che sono in pensione, personaggi, incontri e aneddoti che hanno caratterizzato la mia professione – conclude Piervittorio Stefanone – Un nuovo libro? Non so, le occasioni vengono e si presentano spontaneamente. Chissà che non abbia ancora raccontato tutto".

Comunicato Stampa