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Politica | 30 novembre 2023, 08:31

Anche ad Asti la raccolta firme per il salario minimo di 10 euro all’ora supera l’obiettivo

La proposta di legge è stata promossa da Rifondazione Comunista e Unione Popolare. L'iter ora prosegue al Senato

Anche ad Asti la raccolta firme per il salario minimo di 10 euro all’ora supera l’obiettivo

La legge di iniziativa popolare per un salario minimo di 10 euro all’ora, promossa da Rifondazione Comunista e Unione Popolare, ha raggiunto e superato l’obiettivo di 70.000 firme a livello nazionale, 6.000 firme a livello regionale e 550 a livello provinciale.

Le firme raccolte verranno depositate in Senato a fine novembre per avviare l’iter parlamentare su questa proposta di legge. I promotori ritengono che l’approvazione di questa legge da parte dei partiti presenti in Parlamento sia di vitale importanza per tutti i cittadini.

L'articolo 36 della Costituzione non viene applicato

La proposta di legge si basa sull’articolo 36 della Costituzione italiana, che afferma: “Il salario deve essere proporzionato al lavoro svolto, in ogni caso sufficiente ad assicurare una vita dignitosa al lavoratore e alla sua famiglia”. I promotori sostengono che "la Costituzione non viene sempre applicata, condannando migliaia di cittadini a vivere con salari da fame".

"Nonostante il silenzio dei media nazionali sulla proposta di legge, la raccolta firme è terminata positivamente - spiega Gianmarco Coppo (Unione Popolare) - ringraziamo tutti i lavoratori e pensionati che hanno firmato la proposta di legge per solidarietà o bisogno. Ringraziamo anche i consiglieri comunali Mario Malandrone, Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, sempre presenti ai banchetti per autenticare le firme raccolte"

La segreteria federazione P.R.C Unione Popolare, guidata da Gianmarco Coppo, ha dichiarato che continuerà a fare politica  "saremo presenti con altre iniziative sul territorio, coinvolgendo sempre i cittadini, la nostra vera forza"


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