L'Italia ha recentemente promulgato una legge che vieta la produzione e commercializzazione di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati.
Impegno a favore della dieta mediterranea
Questa decisione è stata accolta positivamente da Coldiretti, in quanto rafforza l'impegno a difesa della Dieta Mediterranea e rappresenta un segnale chiaro verso l'Unione Europea. La legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie in caso di inosservanza/violazione.
"L'Italia ha il dovere di fare da apripista"
Inoltre, vi è un divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali al fine di tutelare il patrimonio zootecnico nazionale e la salute umana. Secondo il presidente Coldiretti Asti Monica Monticone, "l'Italia, in quanto leader mondiale nella qualità e sicurezza alimentare, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini".
La legge italiana rappresenta un passo significativo nel regolamentare i cibi sintetici, in particolare la carne sintetica, e potrebbe influenzare le politiche dell'Unione Europea in merito.
Secondo il direttore Coldiretti Diego Furia, eventuali richieste autorizzative alla commercializzazione di cibi sintetici dovranno "seguire procedure specifiche, comprensive di approfondite prove sperimentali, simili a quelle previste per i medicinali".
La decisione italiana di vietare la produzione e commercializzazione di carne sintetica è stata supportata da una forte opposizione da parte di Coldiretti e da una significativa percentuale di italiani, che si sono espressi contrari all'uso di cibi sintetici prodotti in laboratorio.