Economia e lavoro - 09 gennaio 2024, 19:31

Gli autotrasportatori: "Sulle autostrade servono infrastrutture moderne, non continui aumenti"

"I rincari ingiustificati sono un vero e proprio furto a danno di famiglie e imprese", tuona Giovanni Rosso, presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte

Oltre che il disappunto di molti piemontesi che utilizzano in modo sporadico le autostrade, gli aumenti di pedaggio disposti a inizio anno (CLICCA QUI per rileggere la notizia) hanno suscitato una piccata reazione anche tra gli artigiani e gli imprenditori che debbono ricorrere quotidianamente ai servizi autostradali anche per lavoro.

“Anche quest’anno – commenta Giovanni Rosso, presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte – è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, un vero e proprio furto ai danni delle famiglie e delle imprese e a vantaggio dei concessionari delle autostrade. Questo è un aumento ingiustificato, considerata la quantità dei lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale e i disagi che viviamo quotidianamente”.

“Voglio ricordare che i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative ha sottolineato Rosso –, dovendo transitare tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili. Chiediamo alla Politica maggior rispetto per la nostra categoria che ogni giorno, prima di pianificare l’iter lavorativo, deve guardare le previsioni del tempo, scongiurare disastri idrogeologici, barcamenarsi tra percorsi modificati, pagare il rincaro dei pedaggi autostradali senza che migliorino i servizi offerti”.

“Chiediamo inoltre alla politica – ha proseguito il presidente degli autotrasportatori di Confartigianato - maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata e che comprenda, prima di chiedere di mettere mano al portafoglio, le gravi criticità della viabilità nella nostra Regione soprattutto verso la Francia e la Liguria e risolva le carenze infrastrutturali mai veramente affrontate”.

“Infatti, all’inizio di questo nuovo anno questa è la situazione viabilità per il Piemonte nel caso non risulti chiara: il tunnel del colle di Tenda ancora chiuso, l’autostrada Torino-Savona ostaggio dei cantieri infiniti, la riapertura del valico del Tenda bis slittata all’estate del 2024 e con una sola galleria a senso unico alternato, i problemi al Frejus, il futuro stop del traforo del Monte Bianco”.

Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali ha concluso – occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta”.

Redazione