Economia e lavoro - 29 marzo 2024, 19:54

Per Iren 255 milioni di utili nel 2023. Giorni decisivi per la firma degli accordi vincolanti con Egea

Dal consiglio di amministrazione via libera a un bilancio molto positivo per la multiservizi impegnata nel salvataggio del gruppo albese

Il presidente Iren Luca Dal Fabbro

Iren ha chiuso il 2023 con un margine operativo lordo pari a 1.197 milioni, in aumento del 13,5%, e un utile netto di gruppo di 255 milioni, in crescita del 12,8%. Sono i principali risultati approvati dal consiglio di amministrazione del gruppo erede delle società municipalizzate di Torino, Genova, Parma e Reggio Emilia, che ha proposto la distribuzione agli azionisti di un dividendo di 0,1188 euro per azione, con un incremento dell’8% rispetto alla cedola del 2022.

Gli investimenti – come riportato dall’agenzia Adnkronos – sono stati pari a 934 milioni, di cui 867 di investimenti tecnici destinati all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo degli impianti di trattamento rifiuti e all’incremento della capacità di generazione rinnovabile e 67 milioni di investimenti in M&A. 

L’indebitamento finanziario netto è stato di 3.932 milioni, in crescita del 18% sul 2022 per effetto degli investimenti del periodo. Positive anche le performance Esg con la raccolta differenziata in crescita che supera il 71%, le perdite idriche in riduzione, pari al 30,4%, e la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabili in aumento del 35% rispetto al 2022. 

Il numero complessivo dei dipendenti Iren a fine 2023 è superiore a 11.000 persone e ha registrato un incremento di 420 presenze nel corso dell’anno.

Iren è intanto attesa al closing dell’operazione finalizzata al salvataggio del Gruppo Egea. A fronte di un investimento di 85 milioni di euro, la multiservizi con base a Torino acquisirà il 50% della "new-co" nella quale verrano concentrate le attività industriali dell’azienda albese, valutata 500 milioni di euro ma gravata da 800 milioni di euro di debiti e al centro dal giugno scorso di una procedura di composizione negoziata della crisi che nei giorni scorsi, dopo il via libera avuto dai fornitori e nell’attesa di definire quelli riguardanti banche ed erario, ha avuto uno dei suoi passaggi cruciali col via libera al piano di saldo e stralcio proposto agli obbligazionisti

Gli accordi propedeutici alla chiusura dell’operazione sono stati al centro della seduta del consiglio di gestione di Egea tenuta nella mattinata di ieri, giovedì 28 marzo, e potrebbero trovare una definizione già nei prossimi giorni, in vista di una chiusura della composizione negoziata entro il termine del giugno prossimo.  

Redazione