Solidarietà | 04 settembre 2024, 09:46

"Lavoriamo e viviamo grazie a questo territorio. Vogliamo sdebitarci". Nuova iniziativa della Reale Mutua di Canelli

Dopo la donazione di un defibrillatore, mascherine durante il Covid, ora donerà due ore settimanali alla Casa di riposo

La donazione del defibrillatore nel 2019 con l'ex sindaco Lanzavecchia

La donazione del defibrillatore nel 2019 con l'ex sindaco Lanzavecchia

Vivono e lavorano sul territorio canellese e zone limitrofe e, da alcuni anni, con gratitudine, pensano a come "sdebitarsi".

Sono ormai diverse le iniziative di Marco e Lorenzo Dotta della Reale Mutua che lavora su Canelli, ma anche su Nizza Monferrato, Santo Stefano Belbo, Monastero Bormida, Castagnole delle Lanze e zone limitrofe. Una sorta di ciclo continuo di positività: si lavora e ci si guadagna da vivere grazie alle intuizioni di un territorio ben disposto e si pensa a come ricambiare; un circolo virtuoso nato ormai 35 anni fa.

"Per il nostro trentennale - spiegano Marco e Lorenzo Dotta - abbiamo devoluto un prezioso defibrillatore. Purtroppo poi è arrivato anche il Covid e abbiamo donato più di duemila mascherine al Cardinal Massaia di Asti e allora abbiamo pensato di creare un progetto a lungo raggio,  un progetto 'pionieristico' per dare e ricevere del bene".

E allora per finalizzare al meglio risorse e benefici la Dotta ha pensato di donare, a partire da lunedì 9 settembre, due ore settimanali del personale dipendente  all’associazione “Gruppo Casa di riposo” per "poter dedicare risorse per veder sorridere e far divertire gli ospiti della casa di riposo di Canelli, convinti del fatto che ci sia davvero molto da imparare dai più esperti”.

"Il successo di un’attività,  sostengono i due responsabili, passa dal bene che generi, passa da ciò che fai.”

Betty Martinelli

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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