La recente decisione di Mario Sacco di lasciare la presidenza di Astiss e della Fondazione Asti Musei ha aperto la strada a un nuovo capitolo nella gestione di queste importanti istituzioni.
La questione è al centro di una interpellanza dei consiglieri di minoranza Mario Malandrone, Mauro Bosia, Vittoria Briccarello e Gianfranco Miroglio.
"Nonostante Negro abbia annunciato l'intenzione di portare un "nuovo corso", emergono preoccupazioni sulla sua effettiva preparazione per guidare istituzioni così cruciali per il territorio. La sua formazione da ragioniere e l'esperienza nei settori informatico e alberghiero potrebbero non essere sufficienti per affrontare le sfide complesse dei mondi universitario e museale" scrivono.
I consiglieri comunali firmatari dell'interpellanza sottolineano "l'importanza di nominare figure di alto profilo e comprovata esperienza nei rispettivi campi. Solo così, sostengono, si potrebbe parlare di un autentico rinnovamento e non di una semplice riproposizione dei meccanismi di potere esistenti".
La nuova direzione annunciata da Negro, che prevede l'abbandono dei finanziamenti "a pioggia" in favore di progetti "di spessore", solleva ulteriori domande nei consiglieri:
- Come intende la Fondazione finanziare enti come Astiss e la Fondazione Asti Musei, in linea con la nuova strategia di finanziamenti mirati?
- Quali progetti specifici verranno proposti per rispondere ai temi contemporanei dello sviluppo territoriale?
- I bandi per l’assegnazione delle risorse verranno strutturati in modo tale da premiare idee realmente trasformative, o esiste il rischio che si torni a una logica frammentaria e poco incisiva?
- Quali tipologie di investimenti verranno considerate strategiche per il futuro del territorio e per la crescita della comunità?