Martedì 20 maggio 2025, alle 16, cittadini e autorità sono invitati in via Della Valle ad Asti per partecipare a una celebrazione importante: il 164° anniversario della nascita di Salvatore Ottolenghi, scienziato astigiano universalmente riconosciuto come padre della Polizia Scientifica italiana. L’appuntamento, promosso dall’Associazione Amici della Polizia Scientifica di Asti, vedrà la partecipazione di esperti della Scientifica di Torino e altri ospiti che racconteranno, fra storie e aneddoti, la figura di Ottolenghi e il suo impatto nella criminologia.
Scoprire Salvatore Ottolenghi: il genio (quasi) dimenticato di Asti
Non tutti gli astigiani forse sanno che in via Della Valle è nato uno dei più grandi scienziati italiani. Chi si è mai soffermato davvero su quella targa che lo ricorda? Eppure, il lavoro compiuto da Ottolenghi ha segnato profondamente il modo di concepire le indagini, rendendo la scienza uno strumento fondamentale per la giustizia.
Ottolenghi è stato un innovatore: non solo ha fondato la Polizia Scientifica, ma ha anche insegnato - con teoria e pratica - che la cultura scientifica deve essere di tutti e a disposizione di tutti. Ancora oggi, la sua eredità è attualissima: il suo metodo, il suo spirito critico e la sua visione universale sono essenziali per affrontare la complessità del presente.
"Viviamo in un’epoca in cui la quantità di informazioni rischia paradossalmente di farci perdere il senso della vera ricerca. A volte preferiamo soluzioni veloci ai problemi complessi, ma è proprio sulla conoscenza approfondita che si costruisce una società capace di affrontare le sfide moderne", spiegano dall'associazione.
Celebrare Salvatore Ottolenghi non è solo rendere omaggio a un illustre concittadino, ma ribadire quanto sia centrale la divulgazione della cultura scientifica tra le persone, per la crescita collettiva e una cittadinanza più consapevole.
L’iniziativa è aperta a tutti: cittadini, studenti, curiosi, appassionati di scienza, storia e giustizia. L’appuntamento del 20 maggio è un’occasione non solo per ricordare Ottolenghi, ma per riscoprire un pezzo fondamentale della storia di Asti e dell’Italia, confrontarsi con chi fa ricerca e indagini oggi, e lasciarsi ispirare dal racconto di un uomo che ha cambiato il mondo.