A Cocconato d'Asti torna a soffiare il vento della crisi. Nel mirino il magazzino che per anni ha rappresentato il cuore della distribuzione Conbipel e che, dopo l’acquisizione da parte di Dhl Supply Chain Italia nel novembre 2023, sembrava destinato a diventare un polo logistico di riferimento per il Nord-Ovest. Invece, a distanza di pochi mesi, lo scenario si è ribaltato: si contano già 30 esuberi e altri 24 posti sono a rischio.
È il riflesso di una catena di crisi che parte dall’ex colosso dell’abbigliamento, oggi in mano alla Newco Arcadia Fashion, e investe direttamente il comparto logistico. Dopo il fallimento della gestione Btx Italian Retail e Brand, Arcadia ha preso in mano le redini del marchio ma ha deciso – almeno per ora – di non rinnovare l’accordo con Dhl. Risultato: l’attività del magazzino è sospesa da gennaio e i 54 addetti sono stati redistribuiti in altre sedi, tra cui Novara e Biandrate. Un’operazione che, secondo i sindacati, non può reggere a lungo.
"Se non si sblocca la commessa con Conbipel, i 30 esuberi diventeranno realtà in tempi brevissimi" è questo il grido d’allarme emerso ieri in Prefettura ad Asti, dove i rappresentanti dei lavoratori – tra Filcams, Filt, Uitucs e Uiltrasporti – hanno chiesto un incontro urgente. Assenti invece i referenti di Dhl e Arcadia, che verranno convocati nelle prossime settimane.
Intanto le incertezze pesano come un macigno sui dipendenti. Quando il magazzino di 70 mila metri quadrati era passato sotto il controllo di Dhl, si parlava di investimenti milionari e di un rilancio ambizioso. Ora, invece, si torna a fare i conti con la precarietà occupazionale.