Politica - 12 maggio 2025, 10:34

Asti, la minoranza vuole chiarezza sul fondo crediti dubbia esigibilità

Presentata una interpellanza congiunta per ottenere il dettaglio sulle azioni passate e future finalizzate a ridurre l'impatto a bilancio

Sindaco e assessori ritratti nel corso di un consiglio comunale (immagine d'archivio)

Una cifra che supera i 34 milioni di euro, destinata al fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), preoccupa i gruppi consiliari di minoranza astigiani, che hanno presentato un'interpellanza al presidente del Consiglio comunale Garrone, al sindaco Rasero e agli assessori competenti. La situazione è emersa dalla relazione dell'Organo di Revisione sul Rendiconto della Gestione 2024, evidenziando un ammontare destinato a tale fondo pari a ben 34.398.844,61 euro.

Questa somma rappresenta una porzione significativa degli accantonamenti totali registrati in bilancio, attestandosi intorno al 90% rispetto ai 38.221.698,11 euro complessivi.

I consiglieri firmatari – appartenenti ai gruppi Prendiamoci cura di Asti - Asti Oltre, Verdi Europa Uniti si Può, Ambiente Asti, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle – sottolineano il ruolo fondamentale che l'Amministrazione dovrebbe avere nel potenziare le risorse disponibili nell'Avanzo di esercizio, organizzando un'efficace azione di riscossione.

Per fare luce sulla situazione e comprendere le strategie future, i sottoscrittori interrogano formalmente l'Amministrazione e richiedono una serie di informazioni dettagliate. Nello specifico, viene chiesto l'elenco dei crediti iscritti a bilancio e giudicati inesigibili, il loro ammontare complessivo e la data di iscrizione nel fondo.

L'interpellanza si concentra anche sull'aspetto storico e programmatico, domandando l'evoluzione di questa voce di bilancio (il FCDE) negli ultimi 10 anni, le azioni concrete messe in atto nello stesso periodo per contenere il fenomeno e, soprattutto, quali siano le strategie studiate per ridurre l'entità di questo fondo nei prossimi anni. 

Redazione


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