Eventi - 17 maggio 2025, 09:36

Montegrosso ha svelato il "Treno tra le vigne": un sogno lungo oltre vent'anni diventato realtà [GALLERIA FOTOGRAFICA]

L'inaugurazione della nuova installazione panoramica segna una tappa fondamentale per la valorizzazione del territorio, offrendo una vista impareggiabile sulle colline patrimonio Unesco

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Come ben sanno i piemontesi, riferisci a qualcosa con l'espressione "come una barca in un bosco" serve a definire qualcosa di insolito, quasi fuori posto. Eppure, da alcune ore, Montegrosso d'Asti può vantare qualcosa di altrettanto singolare ma profondamente reale e radicato nel suo paesaggio. Un "Treno tra le vigne". E chiariamo subito che non si tratta di un convoglio fantasma, ma di una suggestiva installazione inaugurata ieri pomeriggio e che può legittimamente ambire a diventare una nuova icona del territorio. Posizionato strategicamente, il treno offre una splendida vista panoramica sulle colline e sui vigneti circostanti.

L'inaugurazione, avvenuta in concomitanza con l'apertura della terza edizione di "Divin Mongross", l'evento enogastronomico organizzato dall'Associazione di giovani produttori montegrossesi "Montegrosso di vino", ha visto la partecipazione commossa della sindaca Monica Masino, insieme a numerose autorità.


Un sogno ultraventennale realizzato con tenacia

Visibilmente emozionata, la sindaca ha ripercorso la storia di un progetto ambizioso, iniziato nel lontano 2000. "Inauguriamo con orgoglio e pieni di emozione il treno tra le vigne", ha dichiarato, ricordando le difficoltà e gli ostacoli burocratici superati. "Quando venni eletta sindaco nel 2022, promisi al mio predecessore Marco Curto che avrei portato a termine il progetto. Non è stato semplice, notti insonni, pensieri quotidiani, ma sapevamo che si poteva fare e si doveva fare, perché erano già stati spesi soldi pubblici, un contributo della Regione, ed era giusto portarlo a termine". La vittoria di un bando del GAL Terre Astigiane ha poi permesso di continuare il ripristino. Masino ha sottolineato come questo non sia un punto di arrivo, bensì "un seguito per valorizzare il nostro territorio e il nostro meraviglioso paese". La prima cittadina ha voluto altresì riservare un ringraziamento speciale ai dipendenti comunali, all'Unione Collinare "Tra Langhe e Monferrato", in particolare alla geometra Patrizia Cerra, e ai concittadini volontari – tra cui Francesco Lanzi, Roberto Pugliese e Giulia Bossi con il marito – che hanno offerto gratuitamente le loro competenze. "Il vostro contributo, cari concittadini, è stato fondamentale", ha aggiunto.


Un esempio di continuità e comunità per l'Astigiano

Nel suo intervento Maurizio Rasero, presidente della Provincia di Asti e sindaco del capoluogo, ha elogiato l'iniziativa, sottolineando due aspetti cruciali: la continuità amministrativa e il coinvolgimento della popolazione. "Su un progetto importante, più soggetti che hanno amministrato nell'arco di più di 20 anni questo comune hanno creduto e hanno voluto continuare", ha affermato. Ma è stato il coinvolgimento della comunità l'elemento che più lo ha colpito: "Ognuno ci ha messo davvero il cuore, buttato il cuore oltre l'ostacolo per regalare a tutto il territorio, perché questa qua non è solamente una cosa di Montegrosso. Voi avete fatto una cosa che è talmente bella che è un qualche cosa che voi regalate a tutta l'Astigiana". Rasero ha paragonato l'impatto potenziale del treno a quello delle panchine giganti, prevedendo che diventerà un'importante attrazione turistica.

Sulla stessa linea l'Onorevole Andrea Giaccone, che ha ribadito l'importanza della continuità amministrativa e si è detto "molto colpito dal coinvolgimento della comunità. L'emozione del sindaco e delle persone premiate danno l'aura plastica di quanto il paese, la comunità, ha creduto in questo progetto che sicuramente sarà vincente"


Simbolo di determinazione e innovazione piemontese

L'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Marco Gabusi, portando i saluti del presidente Alberto Cirio, ha definito l'iniziativa una "cornice straordinaria in cui c'è una storia di determinazione di Monica Masino, della sua giunta, del territorio". Ha ammesso che il progetto, pur essendo un vagono "fermo", ha generato molte "problematiche" positive per la Regione, stimolando la ricerca di finanziamenti e di idee per la sua valorizzazione. "È più facile trovare i motivi per non fare delle cose che per andare avanti", ha osservato Gabusi, lodando la determinazione del Comune nel non fermarsi di fronte agli ostacoli. L'assessore ha poi ripreso la suggestiva immagine da noi citata in apertura di questo articolo: "Una volta si parlava di barca in mezzo al bosco. Oggi questo è un altro step, altrettanto bello, ancora più innovativo perché è unico. Da altre zone verranno a vedere questo luogo e lo copieranno, prenderanno spunto"

Gabusi ha concluso evidenziando come l'opera sia un esempio di come si possa e si debba fare squadra, e di come la tenacia piemontese, simile a quella che ha preservato le vigne patrimonio Unesco, consenta oggi di guardare al futuro con fiducia: "Questo è un esempio che porteremo in Regione di come da oggi il Piemonte sia migliore, abbia qualcosa in più da offrire", ha chiosato.

L'inaugurazione si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro e l'invito a salire sul "Treno tra le vigne" per ammirare da vicino l'opera e il panorama che la incornicia, un nuovo gioiello incastonato nel cuore del territorio.

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

Monica Masino, sindaca di Montegrosso, indossa il cappello da capostazione che le è stato simbolicamente regalato nel corso dell'inaugurazione (Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Galleria fotografica a cura di Efrem Zanchettin (MerfePhoto)

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