Eventi - 17 maggio 2025, 17:43

“Off-Pride: Ad alta voce”: Asti alza il volume sui diritti LGBTQ+

Due giornate di talk, spettacoli e attivismo il 20 e 21 giugno. In un’Italia che scivola al 35° posto in Europa per tutela dei diritti, il festival rilancia il dialogo e la visibilità senza sfilata, ma con contenuti forti e partecipazione libera

Un'immagine dell'Asti Pride 2024

In un contesto nazionale sempre più complesso per i diritti della comunità LGBTQ+, Asti risponde con due giornate dense di eventi, riflessioni e arte. Il 20 e 21 giugno andrà in scena “Off-Pride: Ad alta voce”, un festival nato con l’obiettivo di non abbassare l’attenzione su un tema che, in Italia, è oggi più che mai urgente.

L’Italia arretra sui diritti LGBTQ+

I numeri parlano chiaro: secondo l’ultima rilevazione della mappa Rainbow Europe di ILGA-Europe, l’Italia si piazza al 35° posto su 49 Paesi europei, con un punteggio del 24,41%. Un netto peggioramento rispetto al 2024, quando il nostro Paese si attestava al 25,41%. I criteri analizzati includono leggi anti-discriminazione, riconoscimento legale del genere, diritti delle famiglie, libertà di espressione e crimini d’odio. In quasi tutti questi ambiti, l’Italia resta carente.

A peggiorare il quadro, 107 episodi di violenza omolesbobitransfobica registrati nell’ultimo anno, per un totale di 148 persone coinvolte. Numeri raccolti da attivisti e attiviste che monitorano quotidianamente le notizie, e che segnalano una crescente presenza di aggressioni organizzate da gruppi. Nonostante la gravità della situazione, meno del 13% degli episodi sfocia in una denuncia. Il motivo? Una profonda sfiducia verso le istituzioni, che non sono supportate da leggi adeguate a tutelare le vittime. Inoltre, il 34,5% di chi chiede aiuto ha subito episodi di esclusione familiare, spesso cacciato di casa proprio a causa del proprio orientamento o identità di genere.

Off Pride: un festival per non restare in silenzio

In questo contesto, “Alta Voce” si propone come uno spazio di dialogo, cultura e lotta, pur scegliendo consapevolmente di non organizzare la tradizionale parata del Pride, ma mantenendo alta l’attenzione. La due giorni si aprirà venerdì 20 giugno con un talk sul racconto della comunità LGBTQ+ nei media, tema centrale negli ultimi mesi, tra rappresentazioni stereotipate e narrazioni divisive.

Tra gli ospiti:

  • Simone Alliva, giornalista e attivista del Domani, che presenterà la riedizione del suo libro “Caccia all’omo”, in uscita il 30 maggio.
  • Alessandro Baracchini, giornalista e volto noto per il suo coming out in diretta TV.
  • Vladimir Luxuria, attivista e figura storica della lotta per i diritti LGBTQ+.
  • Ilaria Di Marco, attivista e volontaria sul territorio.

A seguire, la presentazione del Langhe & Roero Pride 2025, gemellato con il Pride di Asti, che si terrà ad Alba il 5 luglio. La serata continuerà con un’apericena autofinanziata alla Casa del Popolo e lo spettacolo ironico e provocatorio della stand-up comedian Serena Bongiovanni, previsto per le 21:30 e riservato a un pubblico over 16.

Sabato tra bambini, diritti e relazioni

Il programma del 21 giugno si apre nel pomeriggio con “La Principessa Racconta”, un laboratorio pensato per i più piccoli che veicola messaggi di inclusione e rispetto. A seguire, un incontro dedicato al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, con focus sulle discriminazioni verso le persone trans e la loro invisibilità nel dibattito politico.

Sarà poi presentato il libro “L’amore è cambiato” di Annalisa Ambrosio, una riflessione sui mutamenti nelle relazioni sentimentali e familiari del nostro tempo. Chiuderanno la giornata una nuova apericena e la proiezione del film-documentario girato durante il Pride dello scorso anno, in collaborazione con La Voce di Asti, che racconta i momenti più intensi della manifestazione.

Gran finale con il concerto live dei Neno, band che presenterà il nuovo EP in anteprima

 Ingresso libero, diritti non scontati

Tutti gli eventi del festival sono a ingresso gratuito. Un modo per rendere l’iniziativa il più possibile accessibile, inclusiva e aperta alla cittadinanza, nella convinzione che la cultura sia uno strumento di liberazione. E che i diritti, oggi più che mai, non vadano mai dati per scontati.


 

Riccardo Bracco