Attualità - 21 maggio 2025, 14:24

Tagli ai fondi per le Province: a rischio la sicurezza delle strade dell’Astigiano. Venerdì incontro a Biella

Il presidente della Provincia di Asti, Rasero: “La sicurezza della rete viaria della provincia di Asti è a rischio a causa dei pesanti tagli"

La viabilità della provincia di Asti è sotto minaccia. I pesanti tagli previsti dalla recente legge di Bilancio e dal decreto Milleproroghe hanno ridotto drasticamente i finanziamenti destinati alle Province, mettendo a serio rischio la manutenzione e l’investimento sulla rete stradale locale. A denunciarlo è il presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, che parla di “una crisi silenziosa, ma concreta, che riguarda anche il nostro territorio”.

Una crisi nazionale con pesanti ricadute locali

Il tema della sicurezza delle strade provinciali è diventato centrale anche a livello nazionale: è stato, infatti, al centro dell’assemblea dei presidenti di Provincia che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma. L’incontro aveva come scopo la definizione di una strategia comune a difesa dei territori, soprattutto di quelli più periferici e meno urbanizzati, penalizzati dai tagli.

Secondo i dati diffusi dall’Unione delle Province d’Italia (UPI), i tagli ammontano a 1,7 miliardi di euro su scala nazionale, fondi che avrebbero dovuto essere destinati alla messa in sicurezza e all’ammodernamento di ben 120 mila chilometri di strade. Il presidente UPI nazionale, Pasquale Gandolfi, sottolinea come il momento critico arriverà nel biennio 2025/2026, quando la riduzione delle risorse “raggiungerà il 70%”, bloccando di fatto molti cantieri già concordati con il Ministero delle Infrastrutture.

“La rete astigiana conta 1.200 chilometri di strade, la riduzione delle risorse si traduce in un rischio concreto per i piccoli comuni collinari, già gravati da una situazione idrogeologica complessa, oltre a difficoltà a garantire la sicurezza degli automobilisti. Il territorio si trova in una situazione di manutenzione praticamente continua, a causa delle frane e dissesti improvvisi, provocate dalle intense precipitazioni piovose”, sottolinea Rasero.

Un taglio lineare che mette in difficoltà i territori fragili

Il grido d’allarme arriva anche dagli altri amministratori locali: secondo quanto riportato dall’UPI, la diminuzione delle risorse si attesterà attorno al 50% su tutti i fondi programmati fino al 2029. Una riduzione, dunque, che non riguarda solo l’immediato futuro, ma che rischia di compromettere per anni la sicurezza di strade, ponti e infrastrutture essenziali soprattutto nelle aree più fragili del territorio.

Reazioni e prospettive

In queste settimane si stanno moltiplicando gli appelli da parte dei presidenti delle Province italiane: il problema riguarda non solo la difficoltà di svolgere una semplice manutenzione ordinaria, ma anche la gestione delle emergenze, come frane e smottamenti che colpiscono frequentemente l’astigiano e altre aree collinari del Piemonte.

Sul tema intervengono anche i tecnici delle Province, che sottolineano come le risorse destinate alla gestione delle strade siano già al limite del minimo indispensabile, con gli uffici tecnici spesso costretti a scegliere quale emergenza affrontare per prima.

“La situazione penso verrà affrontata, venerdì, nell’ambito delle celebrazioni per i 50 anni della Provincia di Biella, dove Asti interverrà con gli altri presidenti piemontesi. L’intenzione è quella di discutere la questione e fare fronte comune nel dibattito con il Governo”, conclude Rasero.

 

Redazione