L’amministrazione comunale accelera sulla linea del rigore per frenare degrado, bivacchi e situazioni di insicurezza in alcune zone critiche della città. Con l’ordinanza 29 del 21 maggio 2025, firmata dal sindaco Maurizio Rasero, arriva una nuova stretta sulla vendita di bevande alcoliche e superalcoliche da asporto. Le misure entreranno in vigore dal 26 maggio al 31 ottobre 2025, anticipando i limiti già imposti dalla normativa nazionale.
Zone sensibili e orari anticipati: i nuovi divieti
Il cuore del provvedimento è la limitazione alla vendita per asporto di alcolici nelle aree più soggette a fenomeni di bivacco e disturbo alla quiete pubblica. Il divieto scatterà alle 19 per bar, negozi e attività artigianali situati in punti specifici della città, tra cui il tratto di corso Einaudi compreso tra corso Savona e piazza Leonardo da Vinci, piazza Medaglie d’Oro, la zona del Movicentro (con via Artom), il primo tratto di via Cavour fino a via Comentina e via San Quirico, piazza Marconi e i dintorni della stazione ferroviaria, inclusa via Camisola.
Un ulteriore giro di vite arriva nei fine settimana: venerdì, sabato e domenica, i minimarket del centro abitato dovranno interrompere la vendita di alcolici da asporto alle 21.. Misure, queste, che si sommano al divieto nazionale dalle 24 alle 6: per i negozi e dalle 3 alle 6 per i locali pubblici.
Un’ordinanza per arginare degrado e aggressioni
La decisione nasce da un’esigenza chiara: arginare fenomeni di inciviltà urbana e tutelare il riposo dei residenti, messi a dura prova da episodi di consumo smodato di alcol in luoghi pubblici. Le segnalazioni arrivate da comitati di quartiere e cittadini parlano di “gruppi di persone che stazionano a lungo, abbandonano bottiglie e rifiuti, danno luogo ad atteggiamenti aggressivi e talvolta violenti”. Un contesto che rischia di compromettere la serenità nei quartieri e scoraggiare la fruizione degli spazi pubblici.
L'’ordinanza prende spunto anche dai buoni risultati ottenuti con il precedente provvedimento del 2023. Le nuove disposizioni sono state valutate insieme al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nelle riunioni del 24 aprile e del 16 maggio.
Sanzioni e ricorsi: cosa rischia chi trasgredisce
Per chi non rispetterà le regole sono previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro, a cui si potranno aggiungere eventuali procedimenti penali. Il testo dell’ordinanza è già stato trasmesso a tutte le autorità competenti per i necessari controlli: Prefettura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale. È possibile impugnarla presentando ricorso al TAR o al Presidente della Repubblica entro i termini di legge.
Il provvedimento non è solo repressivo, ma si inserisce in un piano più ampio per rendere la città più accogliente, anche in vista degli eventi estivi e dell’afflusso turistico. L’ordinanza, infatti, rientra nel Protocollo d’intesa siglato con le associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti, per una gestione responsabile e civile del divertimento giovanile serale e notturno.
“Il nostro obiettivo non è punire, ma prevenire e migliorare la qualità della vita urbana”, si ribadisce, convinti che solo attraverso un’azione condivisa e coordinata sia possibile affrontare con efficacia le criticità più evidenti e garantire a tutti una città più decorosa, ordinata e sicura.