Economia e lavoro - 12 giugno 2025, 07:00

Mutui e finanziamenti in Italia: crescita nel 2024, ma costi tra i più alti in Europa

La Fondazione Fiba di First Cisl ha steso la sua analisi periodica sull'andamento dei mutui e dei finanziamenti in Italia e sono emersi dei dati che richiedono una certa attenzione. Nel 2024 c'è stato un aumento dei finanziamenti destinati agli acquisti di beni e servizi, con un incremento del 5,3%, attestandosi a 169,3 miliardi di euro dai 160,7 della fine del 2023. In questo stesso periodo abbiamo assistito ad una timida ripresa dei prestiti complessivi erogati alle famiglie, per una crescita complessiva dello 0,5%.

Un altro dato significativo va sottolineato: l'Italia in Europa si conferma uno dei primi paesi per costi che i consumatori devono sostenere per i loro finanziamenti personali, e sembra che questa tendenza si stia consolidando anche nel 2025. Questo trend non deve però spaventare, perché ci sono gli strumenti giusti per affrontare un finanziamento senza costi eccessivi. Per avere maggiori informazioni è consigliabile consultare il sito di youFin.it, un team di esperti nel settore finanziario pronto a fornire supporto costante, ad aziende e privati, guidando i clienti ad adottare la miglior decisione finanziaria e a raggiungere i loro obiettivi.

Ritornando all'analisi della Fondazione Fiba di First Cisl, è emerso che a febbraio il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) sulle nuove operazioni ha raggiungo il 10,45%, un dato che resta piuttosto alto se confrontato con la media dell'area euro (8,38%), della Germania (8,34%) e della Francia (6,73%).

L'Italia è ai primi posti anche per quanto riguarda la quota destinata al credito al consumo sul totale dei prestiti richiesti, attestandosi al 18,9% nel mese di febbraio, contro l'11,1% della media dell'area euro. Abbastanza distanti restano la Germania e la Francia, che sono arrivate rispettivamente al 9,5% e al 12,7%. Facendo un'analisi territoriale, emerge che in Italia il maggior aumento nell'ultimo trimestre si è raggiunto in Emilia Romagna, con un incremento del 2,01%, seguito dalla Toscana (+1,97%) e dalla Lombardia (+1,86%). L'aumento minore si è invece registrato in Campania, con l'1,14%.

Anche sul fronte dei mutui, all'inizio del 2025 c'è stato un leggero peggioramento delle condizioni di finanziamento. Dopo il calo di gennaio, a febbraio c'è stato un aumento del Taeg, dal 3,5% al 3,58%, interrompendo la tendenza al ribasso dei tassi iniziata ancor prima della revisione della politica monetaria restrittiva della BCE, cioè a giugno scorso. Il fenomeno non riguarda solo l'Italia, infatti il Taeg ha seguito una parabola discendente in tutta l'area euro fino a gennaio, per poi risalire nuovamente a febbraio.

Tra i dati analizzati c'è anche la rischiosità del credito, che in Italia è rimasta piuttosto stabile, diminuendo nel 2024 dallo 0,262% allo 0,222%. Infine si è osservato una crescita costante della cessione del quinto dello stipendio, un prestito che secondo First Cisl andrebbe monitorato con attenzione, soprattutto se legato ai consumi. Dal 2011 al 2024 l'importo di questi prestiti è quasi raddoppiato, passando da oltre 10 miliardi a più di 18 miliardi, con un incremento dell'1,1% nell'ultimo anno.


 



 

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