Al Direttore - 17 giugno 2025, 08:09

Guerre nucleari? Tranquilli… le prossime saranno solo per la religione e per l’acqua

Riflessioni su responsabilità da parte dell'assessore astigiano Giovanni Boccia

Tranquilli tutti signor direttore, le (purtroppo) guerre in atto sono solamente (ri-purtroppo) una carneficina umana e grandi danni a edifici e infrastrutture varie. Nessuno sgancerà bombe atomiche a chicchessia.

Nel breve e medio termine ci saranno solo due tipi di future guerre, o se preferite grandissimi disordini. In primis esse saranno relative al credo religioso (lo denunciavo pubblicamente già nel 2010). La seconda catastrofe sarà causata dal controllo dell’acqua. Noi italiani, come la quasi totalità dei Paesi europei, saremo travolti esclusivamente dalle tensioni religiose. Esse sono già in atto, in aumento e già in parte fuori controllo. 

Purtroppo l’uso incontrollato e incontrollabile dei social non fa altro che aumentare odio, disinformazione e secolarizzazione delle posizioni in conflitto. La religione sarà causa di futuri scontri che oggi nemmeno ci immaginiamo.

 I colpevoli si possono trovare in quei giornalisti che si ergono a difensori di quella libertà di credo (e ci mancherebbe) senza far presente che il rispetto esistente qui nel nostro “bel Paese” non è cosa reciproca in casa altrui. La colpa è dell’arrivo incontrollato di parte di quei migranti già “istruiti per bene” a casa loro. 

Oltretutto la stragrande maggioranza di coloro i quali oggi arrivano, hanno spessissimo livelli culturali con i quali mai potremmo o potremo serenamente confrontarci. La colpa é dei social con canali che incitano sempre più all’odio religioso (basta cercare in rete). La colpa è degli ignoranti “leoni da tastiera” che pontificano su tutto. La colpa è di quel politici che non hanno mai voluto inserire nei vari trattati, convenzioni e decisioni che formano la base giuridica dell'UE, le radici cristiane della stessa. Ecco signor Direttore, la nostra povera Italia, tra denatalità e arrivi incontrollati potrebbe, nel giro di un paio di decenni, perdere le sue radici e la propria identità cultural-religiosa. La guerra dell’acqua? No, no quella non ci interesserà, abbiamo riserve, metodi e mezzi per non subire carestie, esse invece ci saranno soprattutto in Africa, dove, nella gestione della stessa, siamo ancora nell’anno zero.

Giovanni Boccia

Al direttore