Con l’entusiasmo ancora vivo dell’anteprima, si inaugura ufficialmente la quarantasettesima edizione di AstiTeatro, il festival che da quasi mezzo secolo rappresenta un punto di riferimento per il teatro italiano e internazionale. Promosso dal Comune di Asti con il contributo della rete PATRIC, della Fondazione Compagnia di San Paolo, CRT, CRAsti, MIC, la sponsorizzazione di Banca di Asti e la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo, il festival è diretto da Mario Nosengo ed Eugenio Fea, custodi e promotori di una visione aperta alle nuove tendenze dello spettacolo dal vivo.
Il programma di quest’anno si sviluppa come un mosaico di linguaggi, tematiche e poetiche: dalla clownerie contemporanea degli Okidoc, che il 18 giugno aprono la manifestazione in piazza San Secondo con “Slips inside”, alle narrazioni poetiche e provocatorie di “Ragazze all’ingrosso” di Rossella Pugliese (19 giugno, Spazio Kor), passando per le riscritture dei classici – come “Lu Santo Jullare Francesco” di Dario Fo reinterpretato da Ugo Dighero – e la danza di “M’illumino di immenso”, creazione della compagnia EgriBiancoDanza.
Il cuore pulsante di AstiTeatro rimane la capacità di accogliere e valorizzare le voci nuove, in particolare con il concorso “Scintille”, riservato alle compagnie under 35, appuntamento diffuso fra Biblioteca Astense, Archivio Storico, Giardini Guglielminetti e Foyer delle Famiglie, dove il pubblico stesso è chiamato ad assistere alle performance e contribuire, insieme a una giuria di operatori, alla scelta del progetto vincitore. “Scintille” è una finestra sulle drammaturgie emergenti e sulle urgenze di una generazione che porta sul palco tematiche come l’identità, il lavoro, la fragilità sociale e la trasformazione delle relazioni.
Il programma alterna spettacoli dal respiro internazionale, come “Culbuto” dell’acrobata francese Vincent Martinez, a esperienze immersive come “Boiler Room – Generazione Y”, e restituisce una fotografia vivida delle inquietudini, delle speranze e dei sogni del nostro tempo. In scena troviamo storie di resistenza (“Fragileresistente”), riflessioni tragicomiche sulla società contemporanea (“Misurare il salto delle rane” di Carrozzeria Orfeo), e viaggi nella memoria collettiva come “Troilo e Cressida”, rilettura de “L’Iliade” da parte della compagnia I Sacchi di Sabbia.
Ai margini degli spettacoli principali, AstiTeatro offre una serie di eventi collaterali: incontri con gli autori e i registi, visite teatralizzate dietro le quinte del Teatro Alfieri (“Oltre il sipario”), rassegne di teatro amatoriale e appuntamenti di approfondimento sui temi della contemporaneità, come il lavoro nella società post-pandemica e la relazione tra esseri umani e intelligenze artificiali (“Mammut”).
La biglietteria offre formule flessibili e riduzioni per giovani, studenti e operatori del settore, confermando la vocazione inclusiva del festival. Tutte le informazioni aggiornate su spettacoli, orari, ospiti, modalità di prenotazione e promozioni sono disponibili su www.astiteatro.it, oltre che sulle pagine social: facebook.com/AstiTeatro, instagram.com/astiteatro