La XIII edizione del Premio Gianni Aimar "Comunicare la montagna" rende omaggio a una delle figure più significative del Novecento piemontese: Nuto Revelli, lo scrittore e partigiano cuneese che ha saputo raccontare come pochi altri le valli, la gente e le battaglie delle "Terre Alte". La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 20 giugno 2025 alle ore 17.00 negli spazi dell'hub culturale "MEMORIAFUTURA" di Asti, sede della Fondazione Giovanni Goria in piazza San Martino 11.
Un premio che parla di libertà
Il riconoscimento, consistente in una scultura sul tema della libertà realizzata dall'artista saluzzese Michelangelo Tallone, sarà ritirato dal professor Marco Revelli, figlio dello scrittore e presidente della Fondazione Nuto Revelli. La scelta di dedicare questa edizione a Nuto Revelli assume un significato particolare nel contesto delle celebrazioni per gli 80 anni dalla Liberazione, confermando come il premio sappia coniugare l'amore per la montagna con i valori della Resistenza e della memoria storica.
Ricordando Gianni Aimar
Come ricordano Marco Goria, presidente della Fondazione Giovanni Goria, e Carlo Cerrato, direttore della stessa, il premio nasce per mantenere viva la memoria di Gianni Aimar, pubblicitario, pubblicista e fotografo scomparso, profondo conoscitore e appassionato divulgatore della cultura alpina. "Gianni Aimar - sottolineano - è stato un professionista della comunicazione che ha saputo raccontare con competenza e passione le problematiche della vita in montagna, dell'ambiente e del patrimonio di memoria".
Arte e resistenza in mostra
L'evento si inserisce in un più ampio ciclo di iniziative organizzate per l'80° anniversario della Liberazione, tra cui spicca la mostra "Disegnare la Libertà: arte e Resistenza", realizzata in collaborazione con l'ISRAT (Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Asti). In occasione della premiazione sarà presentato il catalogo della mostra, curato da Claudio Cerrato e Nicoletta Fasano, che raccoglie le fotografie di Franco Bello sulle ottanta opere esposte, dedicate al tema della Resistenza e della libertà riconquistata. Completano il libro un saluto introduttivo del Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Domenico Ravetti e testi di Nicoletta Fasano, Carlo Cerrato, Paola Borrione e Angelo Mistrangelo.
Il volume, edito da ISRAT e Sagep, contiene inoltre un saluto introduttivo del vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte Domenico Ravetti e contributi testuali di Nicoletta Fasano, Carlo Cerrato, Paola Borrione e Angelo Mistrangelo.
Storia di un premio prestigioso
Istituito nel 2009 e organizzato dalla Fondazione Giovanni Goria con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, il Premio Gianni Aimar ha tradizionalmente sede a Saluzzo, città che gli conferisce il patrocinio insieme a Provincia di Cuneo, Regione Piemonte e numerosi enti territoriali. Per questa edizione speciale la cerimonia si sposta eccezionalmente ad Asti per rafforzare il legame con le celebrazioni resistenziali.
L'albo d'oro del premio annovera personalità di spicco del mondo della montagna: dal regista Maurizio Nichetti (premiato nella prima edizione come presidente della giuria del Trento Film Festival) all'attore Marco Paolini, dal climatologo Luca Mercalli alla scrittrice Irene Affentranger, dall'alpinista Don Luigi Destre al cantautore Mario Castelnuovo.
Negli anni più recenti, dopo la pausa imposta dalla pandemia, il riconoscimento è andato a Marco Bussone e Roberto Colombero (rispettivamente presidente nazionale e regionale dell'UNCEM) e a Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin, premiato per il suo impegno nella valorizzazione della lingua e cultura occitana.
La cerimonia di premiazione è a ingresso libero e gratuito, offrendo alla cittadinanza l'opportunità di partecipare a un momento di alto valore culturale e memoriale. Per informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa all'indirizzo email segreteria@fondazionegoria.it.