L’estate sulla carta non è ancora iniziata. In attesa del solstizio del 21 giugno, che apre le porte alla stagione più calda dell’anno, si può stabilire, senza particolari doti scientifiche e meteorologiche, come la morsa della canicola si sia già fatta sentire nell’ultimo mese.
Temperature oltre i 30 gradi
E oggi e domani non saranno da meno; la temperatura percepita massima sarà tra i 35 e i 36 gradi. Il 20 giugno sarà il terzo giorno di fila con temperature superiori ai 33 gradi. Al quarto giorno consecutivo scatta il rosso, ovvero l’indice di Arpa Piemonte che indica un forte disagio anche per la salute di anziani e soggetti deboli. Fortunatamente il primo giorno di estate coincide con un parziale abbassamento delle temperature con le sole province di Alessandria a Torino a superare i 30 gradi, mentre nelle altre aree le massime oscilleranno tra i 27 di Asti, i 28 di Cuneo, Biella e Verbania e i 29 di Novara e Vercelli.
Ma le attese per la stagione non sono delle più promettenti. Come lo scorso anno ci si aspetta un’estate calda. A stabilirlo sono i modelli previsionali sul lungo periodo valutati da Arpa Piemonte che prevedono afa e ondate di calore diffuse un po’ su tutto il territorio piemontese.
“Le previsioni stagionali ci dicono che quest’estate dovrebbe essere, come quelle dell’ultimo periodo, molto più calda - ha commentato nei giorni scorsi il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero - per questo motivo abbiamo lanciato, già da maggio, i canali di comunicazione fruibili, non sol per i medici di base, ma anche dai cittadini. Tutti avranno modo di valutare l’andamento delle ondate di calore ed evitare situazioni di pericolo per la propria salute. Le app permettono anche di analizzare l’ozono presente e eventualmente modificare i propri stili di vita, evitando di trovarsi in situazioni di esposizione acuta, con ripercussioni dal punto di vista sanitario”.
"Nessuna emergenza siccità"
E i primi giorni di giugno, a parte qualche acquazzone anche di particolare intensità, hanno visto un sostanziale calo delle acque piovane. Elemento che, come ogni anno, fa temere per una possibile siccità. Ma la primavera è stata decisamente piovosa e non si segnalano emergenze in questo senso, almeno per l’inizio dell’estate.
“L’estate comincerà senza situazioni di carenza idrica - ha ancora aggiunto Barbero -, gli invasi sono al massimo della disponibilità di acqua. Ma, come abbiamo avuto modo di vedere in passato, l’evoluzione potrebbe essere tale da determinare eventualmente dei problemi nella seconda parte della stagione. Come non possiamo escludere che ci potrebbero essere problemi di approvvigionamento, allo stesso tempo i dati in nostro possesso non ci fanno temere una situazione pericolosa sul fronte della siccità”.