Il caldo che sta colpendo Asti in questi giorni non è solo una sensazione, ma un dato di fatto. Secondo quanto riportato dal portale Dati Meteo Asti e dal bollettino ufficiale di Arpa Piemonte, tra venerdì 27 e domenica 29 giugno il territorio sarà investito da una vera e propria ondata di calore, alimentata da un potente promontorio di alta pressione di origine africana. Sarà un fine settimana caratterizzato da temperature fuori scala, sia di giorno che di notte.
Giugno tra i più caldi di sempre
Già l’ultimo weekend ha dato un assaggio dell’instabilità, con temporali violenti che sabato hanno interessato le pianure. Domenica, invece, il clima era tornato più sopportabile. Ma si è trattato solo di una breve tregua. La nuova settimana ha visto un ritorno progressivo del caldo, con valori già sopra la media stagionale e condizioni che si faranno ancora più estreme nella seconda parte della settimana.
Secondo le analisi meteo, "giugno 2025 si avvia a diventare uno dei mesi più caldi della storia recente", paragonabile solo al temuto 2003 e al rovente 2022.
Previsioni per il weekend: si va verso i 37 gradi
Entrando nel dettaglio, le previsioni per i prossimi giorni parlano chiaro:
- Venerdì 27 giugno: cielo sereno o poco nuvoloso. Le minime oscilleranno tra i 16 e i 20°C, mentre le massime raggiungeranno i 35°C.
- Sabato 28 giugno: giornata ancora più calda, con minime tra i 17 e i 22°C e massime fino a 37°C.
- Domenica 29 giugno: afa persistente e termometri ben oltre i 35°C anche nelle ore pomeridiane.
Le notti saranno tropicali, con temperature minime che nelle aree urbane non scenderanno sotto i 22-23°C. Solo le valli più fresche potranno garantire un lieve sollievo.
Livello 2 di allerta ad Asti
Il bollettino ARPA segnala per venerdì e sabato un livello di disagio bioclimatico 2 su 3, ovvero rischio moderato per la salute, in particolare per soggetti fragili come anziani, bambini e persone con patologie croniche. Per domenica è probabile un ulteriore innalzamento dell’allerta, con una persistente esposizione al caldo e condizioni ideali per parlare, tecnicamente, di "ondata di calore".
Un altro indicatore della straordinarietà della situazione riguarda l’atmosfera in quota: lo zero termico – cioè la quota oltre la quale la temperatura scende sotto lo zero – potrebbe raggiungere i 4900 metri, un valore tipico di latitudini tropicali.
Le previsioni a medio termine non lasciano presagire un cambio di rotta: anche i primi giorni di luglio potrebbero aprirsi all’insegna del caldo intenso, con temperature sempre sopra la media e assenza di precipitazioni significative.
In attesa che arrivi un po’ di refrigerio, resta valido il consiglio di evitare l’attività fisica all’aperto nelle ore centrali della giornata, bere molta acqua e proteggersi dal sole diretto. Le temperature da record non sono più un’eccezione, ma una realtà sempre più frequente con cui fare i conti.