Dall'interrogazione all'azione diretta. Dopo aver lanciato l'allarme sulle condizioni del verde pubblico cittadino, i consiglieri di opposizione hanno deciso di rimboccarsi le maniche e intervenire personalmente su alcune fioriere del centro storico.
L'allarme dell'opposizione
Qualche giorno fa il consigliere comunale Gianfranco Miroglio (Europa Verde - Verdi) aveva lanciato un allarme sul verde pubblico di Asti, denunciando le alte temperature e le condizioni di "sete estrema" in cui versano numerose piante collocate nelle fioriere cittadine.
La questione è stata sollevata attraverso un'interrogazione firmata da tutti i gruppi e i consiglieri di opposizione, corredata da immagini che documentano lo stato di sofferenza della vegetazione. Secondo Miroglio e gli altri consiglieri di minoranza, la situazione rappresenta "un ulteriore tassello al degrado e all'incuria" di una città che si definisce "turistica".
Le domande precise all'amministrazione
Nell'interrogazione, l'opposizione pone domande precise sulle modalità di gestione del servizio di manutenzione: quali sono le procedure di intervento, chi è responsabile dei controlli e perché, dati i tempi e le temperature eccezionali, non si sia ancora provveduto a intensificare i passaggi per le operazioni di innaffiatura.
"Chi governa la città si illude forse che alle piante siano sufficienti le docce estemporanee di qualche temporale, oppure gli innaffiamenti di birra e di spritz effetto movida?", chiosano i consiglieri, una provocazione che mira a sottolineare quella che viene percepita come una grave lacuna nella programmazione e nella cura del patrimonio pubblico.
L'intervento diretto dei consiglieri
Ieri e oggi, i consiglieri di Uniti si può Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, di Ambiente Asti Mario Malandrone e lo stesso Miroglio con amici e volontari, hanno deciso di lavorare in prima persona alle fioriere.
"L'assessore al decoro urbano Marco Galvagno ha annunciato una task force che si occuperà di sostituire addirittura alcune delle fioriere", scrivono i consiglieri. "Seppure le fioriere non risultano proprio idonee alle alte temperature estive, riteniamo che cambiarle addirittura sia uno spreco e quindi ci siamo rivolti al giardiniere Claudio il quale ci ha aiutato a pulirle, curarle, trapiantarle, innaffiarle, concimarle e molto altro".
Un appello al Comune
"Insomma adesso il Comune non deve far altro che mandare qualcuno la mattina prima che le temperature siano troppo alte - magari un dipendente comunale e uno dei tecnici che si occupano di verde pubblico o la ditta competente - a innaffiare le piantine nuove che abbiamo messo o quelle che abbiamo curato", proseguono i consiglieri.
"Abbiamo selezionato quindici fioriere del centro cittadino e ci siamo dedicati per due sere. Lo abbiamo fatto per tre motivi: il primo per sensibilizzare la popolazione di Asti che le fioriere non sono dei cestini dell'immondizia, il secondo per dire al Comune di svegliarsi. Insomma siamo riusciti a curarle spendendo 70 euro e due ore di tempo".